Boschi su Banca Etruria del padre non sa nulla ma... dice: evitato il flop di BPVi
Lunedi 11 Gennaio 2016 alle 12:32
Per essere un ministro che ha rivendicato una totale separazione tra le attività di suo padre e la propria da ministro, Maria Elena Boschi è piuttosto loquace a proposito della Banca Popolare dell’Etruria amministrata fino al commissariamento dal papà Pier Luigi. E smembrata dal governo in una good bank e in una bad, azzerando azioni e obbligazioni subordinate di molti risparmiatori. “Come governo abbiamo fatto quello che era giusto e doveroso fare, rispettando regole che l’Europa ci impone.
Continua a leggereLa Regione Veneto può usare 1.100 milioni di euro in più: il governo ne rivendica il merito
Domenica 10 Gennaio 2016 alle 11:15
Astutamente, la nota diramata nel primo pomeriggio di ieri dal senatore Giorgio Santini e dal consigliere regionale Claudio Sinigaglia, entrambi Pd, riporta ampi stralci delle dichiarazioni rilasciate a verbale dall'assessore al Bilancio Gianluca Forcolin, nel corso dell'ultima seduta della commissione Bilancio: «La Legge di stabilità 2016 prevede il superamento, e questa è la nota positiva, del pareggio di bilancio delle Regioni (segue spiegazione ultra tecnica, da ragionieri dello Stato, ndr.). Questo è un tema importante perché ci libera un miliardo e 100 milioni di cassa».
Continua a leggere
Il Fatto: 20 milioni della Lega Nord nascosti da Bobo Maroni alla Sparkasse di Bolzano. Il conto sarebbe stato aperto da Stefano Stefani
Domenica 3 Gennaio 2016 alle 11:54
Di Marco Lillo, da Il Fatto Quotidiano
Continua, con la storia del tesoro della Lega, la galleria di fatti e personaggi che emergono dalle telefonate dei leghisti intercettati tra il 2012 e il 2014. Abbiamo già svelato i retroscena dell'accordo Lega-Pdl con le minacce di Berlusconi a Maroni di usare la clava mediatica, l'impegno leghista per aiutare l'imprenditore Salini che mirava alle penali per la mancata costruzione del Ponte sullo Stretto, le chiamate di Malagò che cercava il voto di un leghista al Coni. L'indagine Breakfast della Procura di Reggio Calabria contiene intercettazioni della Dia effettuate sotto il coordinamento del pm Giuseppe Lombardo e del procuratore Federico Cafiero De Raho.
Continua a leggereObbligazioni bancarie, mini tassi e l'illusione del «rischio zero»
Domenica 3 Gennaio 2016 alle 11:03
Investimenti a rischio zero non esistono: il free-risk sui mercati finanziari è pura illusione, il pasto gratis, il free lunch, è un miraggio. Qualsiasi strumento finanziario comporta un rischio per chi lo acquista: azionario, obbligazionario, subordinato o senior. Che sia un rischio di credito, insolvenza, tasso d'interesse o di cambio, liquidità , geopolitica, un cigno nero. Persino i risparmi stipati sotto il materasso sono esposti al rischio di inflazione e quindi di perdita di potere di acquisto. Esistono invece - e lo saranno anche in questo 2016 dominato dal quantitative easing della Bce - strumenti con rendimenti a tasso zero o addirittura sotto zero, dove il rischio c'è ma, per quanto basso, non è remunerato, colpa anche di un'inflazione che si ostina ad orbitare attorno al valore zero.
Continua a leggere
I babboccioni Boschi, Renzi, Lotti, Guidi: una volta c'erano i bamboccioni
Sabato 26 Dicembre 2015 alle 10:59
di Marco Travaglio, direttore de Il Fatto QuotidianoPapà Boschi, Pier Luigi, che manda in vacca Banca Etruria. Papà Renzi, Tiziano, che fa bancarotta e, quando il figlio diventa premier, si ricicla uomo-sandwich di outlet in giro per l'Italia per la società dell'ex presidente della Banca del Buco. Papà Lotti, Marco, funzionario della Bcc di Pontassieve, che nel 2009 firma un mutuo da 697 mila euro a papà Renzi, e di lì a poco suo figlio Luca diventa capo della segreteria del neosindaco Matteo Renzi, il quale ingaggia nella sua segreteria anche sua moglie Cristina Mordini. E papà Guidi, l'imprenditore Guidalberto che - come ha scoperto il nostro Marco Lillo - telefona all'avvocato Aiello, fedelissimo di Maroni, per parlare della sua nomina a commissario di Geo Ambiente, subito ratificata dalla figlia ministra Federica. Continua a leggere
Vertici Ulss, i commissari salgono a dieci. Per ora Zaia evita le rotture: ecco i papabili
Giovedi 24 Dicembre 2015 alle 19:09
Con una certa dose di sadismo, il governatore Luca Zaia ha convocato ieri mattina a Palazzo Balbi i direttori generali delle Usl e delle Aziende ospedaliere di Padova e Verona, per svelare l'attesissima decisione sulle nomine in scadenza il 31 dicembre?, nient'affatto, semplicemente per un brindisi ed il rituale scambio degli auguri di Natale. I manager, poi invitati a presenziare all'incontro di fine anno con la stampa (circostanza che a sua volta ha indotto i giornalisti a ritenere imminente l'annuncio, che non c'è stato), dovranno quindi pazientare ancora qualche giorno, a Palazzo si dice fino al 30 dicembre, data cerchiata in agenda come quella d'inizio della rivoluzione in sanità .
Continua a leggere
Popolare di Vicenza, a Prato la procura allarga l'inchiesta per estorsione
Giovedi 24 Dicembre 2015 alle 18:58
Salgono a dodici gli indagati dalla procura di Prato nell'ambito dell'inchiesta sui presunti raggiri subìti da una quindicina di soci della Banca Popolare di Vicenza. E in questi giorni i magistrati hanno dato inizio agli interrogatori dei funzionari coinvolti. L'indagine - parallela a quella avviata dalla procura berica (da cui invece non filtrano ad oggi notizie dopo la perquisione effettuata dalla GdF, vedi foto, ndr) - è la stessa che il 10 dicembre ha portato i finanzieri a eseguire una serie di perquisizioni in cinque filiali toscane dell'istituto di credito e nella sede centrale di Vicenza. Nell'occasione, le fiamme gialle di Prato avevano acquisito documenti cartacei ma anche materiale digitale, nella speranza che nelle e-mail scambiate tra i dirigenti della banca si nascondano le prove di quanto denunciato.
Continua a leggere
L'Espresso: risparmio tradito, parte II: Zero fiducia, sono casi delicati Veneto Banca e BPVi
Giovedi 24 Dicembre 2015 alle 15:30
Di Luca Piana, Da L'EspressoMannaggia davvero la mia banca può fallire? Proprio a ridosso di Natale, gli italiani hanno preso coscienza di una novità che cambierà radicalmente abitudini e costumi (quì la Parte I dei servizi de L'Espresso, ndr). Anche se il governo è intervenuto in extremis per evitare la liquidazione di quattro istituti commissariati - Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti - chi ha investito in una banca non può più confidare che i propri quattrini siano al riparo da un eventuale crac. «Dobbiamo rassicurare i risparmiatori sul fatto che tutte le istituzioni stanno operando per evitare casi futuri», ha detto il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, cercando di allentare le tensioni, visto che la fiducia dei clienti è un fattore decisivo per la tenuta del sistema creditizio. Continua a leggere
Da L'Espresso: risparmio tradito, parte I: i silenzi di Visco durante il crac delle 4 banche "salvate"
Giovedi 24 Dicembre 2015 alle 15:09
Di Vittorio Malagutti, da L'EspressoIgnazio Visco è andato dritto al punto. Nell'intervista pubblicata da "la Repubblica" domenica 20 dicembre, il governatore della Banca d'Italia voleva far piazza pulita di dubbi e sospetti. E così, nel mezzo di una tempesta mediatica senza precedenti sulle banche fallite e i controllori distratti, Visco ha scelto parole difficili da equivocare. «L'interlocuzione con la Consob è stata ed è tuttora continua e approfondita», ha dichiarato il numero uno di Bankitalia. Come dire: collaboriamo nell'interesse dei risparmiatori. E quindi gli italiani possono stare tranquilli: sui loro soldi vigila un dream team di sceriffi. Davvero? Continua a leggere
Al posto delle banche islandesi fallite in pancia a 4.959 clienti della BPVI un suo subordinato: incassabile nel 2018... Lo svela Il Sole 24 Ore
Sabato 19 Dicembre 2015 alle 11:39
Da Il Sole 24 OreQuattro polizze index linked, emesse tra il 2005 e il 2006, per un controvalore di circa 60 milioni di euro, sottoscritte da 4.959 clienti. Nella "pancia" di tali prodotti finanziari c'erano bond di banche islandesi fallite nel 2008. Gli investitori delle quattro polizze targate Berica Vita e Cattolica Life erano tutti clienti della Popolare di Vicenza: le due compagnie all'epoca erano al 100% dell'istituto di credito vicentino che collocò le index linked attraverso i suoi sportelli. Le polizze sono: Berica 3, 4 e 6 e NewLife Borsa 36 Fair Value Memory (vedi tabella su Il Sole 24 Ore di oggi, sabato 19 dicembre, ndr).
Continua a leggere
