BPVi, Berti: azioni a 7 euro, e Marzotto e Breganze nel cda...
Sabato 13 Febbraio 2016 alle 19:45 | 0 commenti
Movimento 5 Stelle Veneto
Le azioni di BpVi e di Veneto Banca sono destinate a subire ripercussioni negative a causa del mercato: il Movimento 5 Stelle punta il dito contro questa situazione e viene attaccato dalla casta politica veneta. “Attenti alla banda del Titanic – avverte il capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale, Jacopo Berti - che suona allegramente mentre la nave affonda. Noi siamo l'informazione, la consapevolezza e lottiamo contro la paura.
La paura che la politica e i pirati in giacca e cravatta delle banche infonde nei risparmiatori per convincerli a tenere lì i loro soldi. La verità è che oggi per colpa del Bail in con l'entrata in borsa, nel momento di massima debolezza delle banche, chi pagherà saranno come sempre i cittadiniâ€.
“La matematica non è un'opinione, a meno che non si menta. La matematica ci dice che se oggi BpVi fosse in borsa le azioni varrebbero 7 euro, si arriva a parlare anche di 5. Molto lontano dai 48 approvati nell'ultima assemblea. – continua il capogruppo del M5S in consiglio regionale - La Bce alle banche quotate in borsa ha chiesto ‘solo’ come e quali strumenti usano le banche per garantire trasparenza sui Npl (prestiti dalla riscossione incerta). Nessun obbligo, nessun paletto, solo una domanda. E abbiamo visto che fine hanno fatto i titoli bancari in queste settimane. Ecco come reagisce un sistema bancario marcio dentro e sicuro solo di facciata, falso e basato sul nulla: reagisce impazzendoâ€.
Come nel racconto di Edgar Allan Poe, davanti all’ispezione di routine della polizia, l’assassino che aveva abilmente nascosto le tracce della vittima non regge alla pressione, impazzisce e si fa beccare.
“È lo stesso panico che porterà Veneto banca e Banca popolare di Vicenza al massacro se entreranno in borsa. Massacro che, a causa del bail-in, saranno i cittadini a pagare! – spiega Berti - Le azioni sono destinate a schiantarsi, questi calcoli sono stati pubblicati dal GdV, che conferma e purtroppo un aumento di capitale servirà solo a bruciare più velocemente il denaro dei cittadiniâ€.
“Tra i componenti del cda figura un imputato per gravissimi reati fiscali, Matteo Marzotto, e un rinviato a giudizio, Marino Breganze, per il gravissimo reato di usura. Di questa e altre vicende che hanno coinvolto BpVi, Iorio non parla. E se ne parliamo noi ci fischiano in Aula. Stanno difendendo chi ha schiantato i veneti! – tuona il consigliere regionale - Invece di difendere i veneti che non riescono a comprare i medicinali, tutelano chi si è pagata jet privati, stipendi milionari, dividendi da milioni di euro coi soldi delle pensioni dei venetiâ€.
“Ci dicono gufi, ma questo è un altro caso Parmalat, che Beppe denunciava anni fa, e purtroppo non si è rivelato un gufo, ma una sentinella – è il commento finale - così come con Alitalia e Cirio. Vogliamo salvare i veneti e le imprese, e non ci fermeremo nonostante l'opposizione dei partitiâ€.
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