Oggi 23 settembre 2017, scrive in una nota che pubblichiamo il CoVePA, con un richiamo in prima pagina, Il Corriere del Veneto a pagina 9 da la notizia dei sigilli alla SPV, seguito a ruota da Il Giornale di Vicenza che la nasconde a pagina 45, confermando quanto avevamo annunciato ieri sera in una nota su Facebook: il cantiere della Superstrada Pedemontana Veneta per la costruzione del tunnel sud di Castelgomberto è stato posto sotto sequestro dai Carabinieri Forestali. Hanno sequestrato un'area alterata dall'intervento di ripristino del crollo.
È quasi di 6,7 milioni di euro la perdita accumulata nel 2015 da Antenna Tre Nordest (che ultimamente ha stretto accordi di "collaborazione" per coperture di rete allargate anche con Tva e Tele Chiara dando origine a Rete Nord Est, ndr). Cioè abbastanza, considerando anche quelle degli esercizi precedenti, per dichiarare al tribunale di Treviso il proprio stato di insolvenza. Lo si legge nella richiesta di ammissione al concordato preventivo firmata dall'amministratore unico Thomas Panto, che si riserva di presentare nei prossimi sei mesi, come prevedono le leggi in materia di concordato «in bianco», un piano di risanamento della società . Con questa scelta l'imprenditore matura il diritto ad un congelamento dei debiti i quali, secondo il bilancio 2014, soltanto verso banche e fornitori ammontano, nell'ordine, a poco meno di 2,8 e 2,7 milioni.
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Anche ieri, all'assemblea a Schio dei militanti che puntano alla rinascita del Partito Comunista Italiano, vari esponendi storici ma anche alcuni giovani, non si percepiva la piena consapevolezza del dramma economico e sociale che ha colpito le decine di migliaia di soci vicentini della Banca Popolare di Vicenza e, in meno ma sempre tanti, della Veneto Banca e che farà del male enorme per anni alle attività locali con tutti i problemi indotti che creeranno i flop dei due Istituti veneti, gestiti con una enorme superficialità se non, e sarebbe ora che la magistatura accelerasse, con dolo da Gianni Zonin, Vincenzo Consoli & c. Un'analisi numerica attendibile conferma precedenti valutazioni, che quantizzavano in 20 miliardi, una manovra finanzaria, il danno subito, per non parlare di quello subendo.
Veneto Banca chiude altre 60 filiali e annuncia 300 esuberi in più. E intanto fissa al 9 maggio l'assemblea dei soci che dovrà approvare il bilancio 2015, con il contestuale rinnovo del cda. Che avverrà a questo punto prima dell'aumento di capitale e della quotazione in Borsa, che adesso da aprile si sposta in avanti a maggio. Dando un assist indiretto alle richieste dei grandi soci di «Per Veneto Banca». Novità rilevante, questa, giunta ieri sera dopo le 20, dopo le indiscrezioni che già avevano iniziato a circolare. L'ex popolare ha confermato ieri l'avvenuta convocazione, da parte del cda, al 9 maggio dell'assemblea dei soci, la prima con il voto sulla base del capitale, chiamata ad approvare il bilancio 2015 (leggi qui in Rassegna stampa il resto dell'articolo).
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Ci fa piacere proporvi, nella nostra rassegna stampa pressochè quotidiana, l'articolo sulla prossima elezione del presidente di Confindustria Vicenza scritto dal collega Federico Nicoletti sul Corriere del Veneto che, titolandolo "Confindustria Vicenza, il caso Bpvi agita l'elezione del presidente", fa sue, aggiungendovi il suo contributo sulla lettera di alcuni industriali vicentini a Confindustria nazionale e non trattando il "dettaglio" sulle possibili ricadute politiche locali, le considerazioni del nostro direttore che erano titolate mercoledì scorso così: "Dopo il flop mangiasoldi di BPVi e delle 3 Z, per Confindustria Vicenza compromesso su Caron e Vescovi? Si profila un... Variati ter".
Con una certa dose di sadismo, il governatore Luca Zaia ha convocato ieri mattina a Palazzo Balbi i direttori generali delle Usl e delle Aziende ospedaliere di Padova e Verona, per svelare l'attesissima decisione sulle nomine in scadenza il 31 dicembre?, nient'affatto, semplicemente per un brindisi ed il rituale scambio degli auguri di Natale. I manager, poi invitati a presenziare all'incontro di fine anno con la stampa (circostanza che a sua volta ha indotto i giornalisti a ritenere imminente l'annuncio, che non c'è stato), dovranno quindi pazientare ancora qualche giorno, a Palazzo si dice fino al 30 dicembre, data cerchiata in agenda come quella d'inizio della rivoluzione in sanità .
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Salgono a dodici gli indagati dalla procura di Prato nell'ambito dell'inchiesta sui presunti raggiri subìti da una quindicina di soci della Banca Popolare di Vicenza. E in questi giorni i magistrati hanno dato inizio agli interrogatori dei funzionari coinvolti. L'indagine - parallela a quella avviata dalla procura berica (da cui invece non filtrano ad oggi notizie dopo la perquisione effettuata dalla GdF, vedi foto, ndr) - è la stessa che il 10 dicembre ha portato i finanzieri a eseguire una serie di perquisizioni in cinque filiali toscane dell'istituto di credito e nella sede centrale di Vicenza. Nell'occasione, le fiamme gialle di Prato avevano acquisito documenti cartacei ma anche materiale digitale, nella speranza che nelle e-mail scambiate tra i dirigenti della banca si nascondano le prove di quanto denunciato.
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Osservato da qui, sembra un inaspettato sorpasso a destra. Scrutata da lì, pare invece una regolare manovra di superamento a sinistra. Questione di punti di vista. Comunque sia il dato certo è che, nella corsa al sostegno dei risparmiatori, il Friuli Venezia Giulia batte sul tempo il Veneto, con la governatrice Debora Serracchiani che ieri ha convocato a Udine le associazioni di categoria, per sentire dalla viva voce dei vertici della Banca Popolare di Vicenza cosa sta succedendo. «Anch'io incontrerò i presidenti di Bpvi e Veneto Banca», rilancia però il governatore Luca Zaia, col quale l'appuntamento era già in agenda a fine novembre, ma è stato rinviato per sopraggiunti impegni.
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In Federico Formisano segretario unitario del Pd di Vicenza: decretò la “fine politica” di Otello Dalla Rosa, ora lo accompagnerà per le amministrative 2018