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Referendum trivelle, Berti: serve il voto elettronico

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 18 Aprile 2016 alle 16:54 | 0 commenti

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Movimento 5 Stelle Veneto
Per spuntarla il Governo di Trivellopoli ha dovuto sprecare 300 milioni di euro rifiutando la nostra proposta di accorpare questa consultazione con le elezioni amministrative. Questo, unito a continui appelli antidemocratici - perfino dal Presidente Emerito della Repubblica e da quello del Consiglio - ha fatto prevalere la non partecipazione”. A dirlo è Jacopo Berti, capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale, che lancia la ricetta per evitare situazioni simili in futuro: eliminazione del quorum e voto elettronico.

Il Movimento propone infatti il superamento del quorum nei referendum regionali e l’istituzione del referendum approvativo senza quorum.

“Il voto elettronico in diverse forme è già adottato in molti Paesi – spiega quindi Berti - la proposta per effettuare referendum regionali in questo modo, fatta dai nostri colleghi in Lombardia, è stata approvata all'unanimità a livello regionale. Possiamo fare lo stesso in Veneto”.

Il voto elettronico si basa su sistemi di votazione che si avvalgono di tecnologie che consentono lo spoglio automatico dei voti espressi dagli elettori, senza la necessità che gli scrutatori verifichino la preferenza espressa in ogni singolo voto.

“Il sistema rappresenta inoltre, in termini generali, uno dei principali terreni di sperimentazione dei nuovi diritti di cittadinanza e un terreno di frontiera per la conquista del diritto alla partecipazione del cittadino in maniera più diretta alla vita pubblica e politica – sottolinea il capogruppo del M5S in consiglio regionale - esistono diverse modalità di voto elettronico”.

 

“Facebook e Google hanno delle proposte, ma dall'ambiente accademico del Veneto stesso abbiamo raccolto contributi di alto livello per questo progetto che ci vede al lavoro da mesi – rivela Berti, che con il gruppo del Movimento ha già proposto il voto elettronico in un emendamento alla Legge di stabilità regionale - il M5S è fondato sulla democrazia diretta e vogliamo che questa pagina del referendum sulle trivelle si chiuda con un lieto fine, ovvero con iniziative politiche concrete affinché non si ripeta più ciò che abbiamo visto ieri. Partiamo dal Veneto, regione dalla quale questo referendum è partito e la cui cittadinanza ha dato uno dei migliori esempi di partecipazione”.

Leggi tutti gli articoli su: Referendum, Movimento 5 Stelle, Jacopo Berti, Trivelle

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