Popolare di Vicenza, Berti: dirigenti d'accordo per salvarsi affondando i cittadini
Giovedi 24 Settembre 2015 alle 15:32 | 0 commenti
Nota di Jacopo Berti, Capogruppo Movimento 5 Stelle Consiglio regionale veneto
Abbiamo scoperchiato un vaso di Pandora e quello che ne sta uscendo conferma tristemente le nostre accuse. Le perquisizioni alla BpVi hanno portato alla luce documenti che dimostrano che la banca ha prestato soldi ai soci per comprare proprie azioni (ricapitalizzazione) scrivendo una lettera di garanzia solo ad alcuni di loro, una cinquantina.
Primo, questo è scorretto perché privilegia alcuni azionisti rispetto ad altri. Secondo, è impossibile garantire per un titolo, che è per sua natura mobile.
Soprattutto queste lettere dimostrano – secondo la procura - che la ricapitalizzazione era fittizia.
In questo modo i dirigenti e consiglieri della BpVi nascondevano quei soldi dal bilancio e dalla vigilanza. Inoltre quei pezzi di carta non aumentavano realmente la ricchezza della banca.
Questi pirati in giacca e cravatta erano già d'accordo fra loro per salvarsi e far affondare i cittadini. Non ci stiamo, devono pagare! Nonostante gli episodi di censura che stiamo subendo, continueremo a denunciare questo scandalo. Sempre più forte. Stiamo organizzando una class action e un'azione mediatica per accendere i riflettori non solo sugli indagati, ma su chi da questa vicenda ci ha rimesso: i cittadini onesti che si sono fidati di loro. Vogliamo che vengano risarciti. Solo allora potremo dire che è giustizia è stata fatta.
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