Disabili e trasporti, SVT con Variati e Macchia commenta la condanna con rispetto e... rammarico
Sabato 16 Settembre 2017 alle 20:35 | 0 commenti
Abbiamo chiesto all'azienda un suo commento sulle considearzioni fatte nella nota "Disabili e trasporti, Tribunale di Vicenza accoglie ricorso Associazione Luca Coscioni. Condannate Aim Mobilità e SVT per "condotta discriminatoria nei confronti dei disabili" e SVT ci ha prontamente risposto come riportiamo di seguito.
La sentenza impone un'attenzione all'accessibilità del trasporto pubblico che è già nella mission di Svt. A confermarlo è lo stesso Achille Variati, che in qualità di Sindaco di Vicenza e Presidente della Provincia rappresenta l'intera proprietà dell'azienda e che premette: "Il trasporto pubblico è un diritto universale -afferma Variati- così come deve esserne universale l'accesso, in un'ottica di uguaglianza dei cittadini e di rispetto anche e soprattutto di chi ha difficoltà motorie.".
 "Per questo - aggiunge Variati - faremo tutto ciò che è in nostro potere per rispettare il dettato della sentenza: un impegno che è preso in sinergia da Svt e da Comune di Vicenza, ognuno per quanto di propria competenza."
Attualmente gli autobus dotati di pedana sono il 40% della flotta urbana. Entro la fine del 2018 saranno il 60%, secondo quanto richiesto dalla sentenza. "Ma supereranno in seguito questa percentuale - spiega il Presidente Svt Angelo Macchia- visto che il piano industriale prevede l'acquisto in 4 anni di 90 autobus."
Quanto alle linee fruibili ai disabili in sedia a rotelle, già da qualche tempo è attivo per volontà di Svt un tavolo di confronto con associazioni locali che si occupano di tutela e diritti dei disabili. "Con questi interlocutori - sottolinea Macchia - stiamo analizzando il territorio, studiando linee, percorsi e orari in cui sia garantito a tutti l'accesso al mezzo pubblico. Le prime saranno quelle che transitano nel centro storico, le più frequentate, la 1, la 5, la 7. Dovranno essere garantiti non solo autobus dotati di pedana, ma anche spazi di sosta adeguati."
Un dettaglio, quest'ultimo, non da poco, perchè non bastano le pedane per assicurare l'accesso agli autobus delle persone in carrozzina. Serve che il marciapiede sia sufficientemente alto da non superare la pendenza dell'8% , altrimenti la pedana non è utilizzabile. E serve che lo spazio di sosta sia sufficientemente grande da permettere al mezzo le manovre necessarie a posizionare la pedana. Opere che competono all'amministrazione comunale, con cui infatti il confronto su questo tema è costante, avendo entrambi interesse a rendere la città accessibile a tutti, pur dovendo fare i conti con interventi strutturali costosi e un bilancio che non permette tutto ciò che si vorrebbe realizzare.
"I nuovi interventi sul territorio prevedono anche il rialzo dei marciapiedi -assicura Variati- così come l'intera linea del filobus sarà accessibile anche alle carrozzine. Un dovere, certo. Come abbiamo sempre considerato un dovere sopperire alla carenze del trasporto pubblico con un servizio di trasporto personalizzato per persone in difficoltà motoria. In questo senso mi sento di dire che il Comune di Vicenza ha sempre cercato di garantire a tutti gli stessi diritti in tema di trasporto, per questo mi stupisce un po' che questa sentenza colpisca noi. In ogni caso siamo pronti al salto di qualità , passando dal servizio personalizzato all'accessibilità del servizio pubblico."
Un percorso che Svt ha già iniziato, come dimostra il caso della studentessa di Thiene, di cui recentemente si è interessata la stampa, che per il prossimo anno accademico potrà utilizzare il servizio di trasporto pubblico per raggiungere l'Ateneo di Vicenza, grazie anche all'accordo con la famiglia e l'università di Verona .
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