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Movimento 5 Stelle Veneto

Apprendiamo la notizia di possibili azioni legali da parte di Bpv verso l'ex Dg Samuele Sorato. E della controdenuncia dello stesso Sorato verso Gianni Zonin. Le motivazioni addotte citano testualmente "pratiche intraprese all'insaputa del CDA" e rivelano che "il CDA era all'oscuro della situazione". 

Il Capogruppo del M5S in Regione, Jacopo Berti, che fin dal principio segue la vicenda Bpv ed ha partecipato alla manifestazione nazionale del 12 settembre, esprime dubbi:

“Bisogna notare che in calce a bilanci e documenti vari, a fianco di quella di Sorato vi è sempre la firma di Zonin. Dunque le questioni sono due:

     - il Presidente, il CDA e il Collegio Sindacale tutto erano veramente all'oscuro di quanto accadeva? Bisogna ricordare che il controllo e l'approvazione degli atti citati rientra chiaramente nelle competenze statutarie e legali del CDA e del Collegio Sindacale. Per manifesta incompetenza dovrebbero quantomeno restituire i cospicui emolumenti percepiti negli ultimi lustri.

     - tale annuncio di possibili azioni legali rientra in una strategia comunicativa volta a rimandare il più possibile la resa dei conti, offrendo nel frattempo un capro espiatorio in pasto agli azionisti inconsapevoli (e inferociti) ed agli organi di controllo.

Tale strategia alla fine si ritorcerà contro la stessa Bpv, che così facendo ammette esplicitamente quanto denunciato dal Movimento 5 Stelle, dalle Associazioni di Consumatori e dai risparmiatori che vedono tuttora bloccate le proprie azioni.

Ben venga quindi questa esplicita ammissione di responsabilità oggettiva da parte di Gianni Zonin, più alto Rappresentante di BPVI, ammissione che non potrà che facilitare il lavoro delle varie procure che stanno indagando sulla vicenda.

Abbiamo pronte azioni in Consiglio regionale e non solo, per fare giustizia in difesa degli azionisti danneggiati”.