ANAS, Simonaggio: presentato piano pluriennale 2015-2019
Giovedi 26 Novembre 2015 alle 18:04 | 0 commenti
Riceviamo da Ilario Simonaggio, CGIL Veneto, e pubblichiamo
ANAS Spa alla presenza del ministro delle infrastrutture e trasporti Graziano Delrio ha presentato ieri il piano quinquennale di interventi 2015 – 2019 (visualizza) per un valore di 20,2 miliardi di euro. Confermato l’impegno a garantire una dotazione certa di risorse, spalmata in modo rilevante sulla manutenzione straordinaria ( 8,2 miliardi). Questa scelta che condividiamo consolida l’avvio della autonomia finanziaria di ANAS Spa e permette di programmare opere con lotti funzionali e cronoprogramma accettabili.Forse è giunto il tempo di cambiare registro in profondità su molte questioni viarie che hanno consentito il proliferare di opere incomplete e/o incompiute; il diritto alla mobilità dei cittadini scambiato con favori; la persistente condizione di parallelismo: grande opera - grande attività di corruzione.
Dopo i fatti reiterati di questi mesi che hanno interessato la società ANAS Spa più per gli aspetti giudiziari della dirigenza che di interventi nella rete viaria questa costituisce senz’altro un utile esercizio di tornare alla missione sociale con un rinnovato impegno e spirito di servizio nazionale.
Ci trova perfettamente d’accordo che si privilegi la manutenzione straordinaria per 2.919 chilometri della rete ANAS Spa (poco più del 10% della rete) e che ci si concentri su una programmazione che parta da un’analisi prioritaria costi/benefici delle infrastrutture. Altrettanto è fondamentale che si pianifichino 520 chilometri di completamento itinerari ( 8,8 miliardi di euro) e 204 chilometri di nuove opere ( 3,2 miliardi di euro) con particolare attenzione ai nodi urbani e ai collegamenti logistici più delicati della rete nazionale.
Fondamentale che si provi a ridurre il gap oggi esistente di infrastrutture del Mezzogiorno d’Italia, concentrando maggiormente lo sforzo nel sud e nelle isole.
Rimangono sul tappeto due questioni centrali per la tenuta complessiva della distribuzione delle risorse e della loro destinazione:
1.  Le Province, ora aree vaste, hanno assoluto bisogno che la Legge di Stabilità 2016 sia rivista nelle risorse loro destinate per almeno 500 milioni di euro, per scongiurare situazioni insostenibili di deleghe fondamentali non coperte come quelle della viabilità . Non è pensabile che le risorse assegnate ad ANAS Spa dal piano 2015 – 2019 siano ritenute sufficienti a colmare il grave gap che pesa sulla cosiddetta viabilità delle strade provinciali. La manutenzione straordinaria e ordinaria delle strade in molta parte della stessa Regione Veneto, che di certo non è la situazione regionale peggiore, è gravata da scarse o inesistenti manutenzioni da anni. Riteniamo che se il Governo pensa di “girare†5.500 chilometri di rete dalle Province/ Società regionali ad ANAS Spa questo debba avvenire con risorse certe ulteriori a quelle del piano 2015 – 2019.
2.  In occasione della presentazione contratto di programma ANAS 2015 abbiamo fatto presente la scarsa attenzione alla situazione delle strade ANAS del Veneto. Nel dettaglio vediamo un impegno di 1.671 milioni di euro per la E45/E55 Orte Mestre che di certo interessa pure la Romea (tristemente nota per essere la prima strada nazionale per mortalità per Km) e che ci trova contenti per l’esigenza più volte espressa di metterla in sicurezza rispetto ai tanti punti neri della viabilità a partire dai troppi attraversamenti a raso. Purtroppo riteniamo che la lista di opere urgenti per il Veneto debba inserire con la stessa urgenza sia la Transpolesana sia la Valsugana solo per restare alle situazioni più note per il grave e continuo dissesto del fondo stradale. Di certo aiuta gli automobilisti veneti se la Giunta Regionale inverte nello stesso modo coerente e celere la priorità delle risorse disponibili su manutenzioni in luogo della costruzione di nuove opere abbandonando per sempre la programmazione infrastrutturale viaria degli anni 90.Accedi per inserire un commento
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