Archivio per tag: crisi
	
	
			
		
			
							
					Categorie: Banche				
			
			
			
							
				 
				
			
			
			
			
			
		
		
						
		Banche in Veneto: sofferenze a 18 miliardi. Francesco Zen: il localismo non è sbagliato, ma che non diventi incestuoso
Lunedi 16 Maggio 2016 alle 08:03 
				
			
			
			Da  una parte il travaglio delle ex Popolari trasformate in Spa, fra la  svalutazione delle azioni, le difficoltà della ricapitalizzazione, le  insidie della quotazione, gli indugi sull’azione di responsabilità.  Dall’altra l’affanno del credito cooperativo, tra dolorosi  commissariamenti e inevitabili liquidazioni, nella cornice di una  riforma tanto necessaria quanto delicata. La grave malattia che affligge  il sistema bancario veneto è caratterizzata da un sintomo  inequivocabile: i crediti in sofferenza. Un fenomeno che, nel settennato  della grande crisi, è pressoché triplicato, aumentando addirittura di  sette volte nel settore dell’edilizia. Per cui la domanda delle domande  alla fine è questa: ma di chi è stata la colpa? È stata (solo) degli  errori, dolosi o colposi, nella gestione degli istituti che hanno  prestato i soldi? O è stata dell’incapacità di restituire i denari da  parte delle famiglie, e soprattutto delle imprese, travolte dalla  recessione? 
			
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			Crisi del settore lattiero-caseario, Regione e Confagricoltura difendono il latte veneto
Giovedi 24 Marzo 2016 alle 00:11 L'assessore all'agricoltura Giuseppe Pan ha convocato oggi, 23 marzo, in Regione i rappresentanti delle associazioni degli allevatori, dei produttori, dei caseifici e di tutte le categorie del settore per affrontare la crisi del settore lattiero-caseario che vede il rischio di perdere la metà delle 3300 stalle in Veneto. Lo scopo è quello di coordinare degli interventi e delle strategie per contrastare il crollo del prezzo del latte, dopo la fine del regime europeo delle quote di produzione. Circa 700 stalle venete infatti sono già state costrette a chiudere. Anche Fabio Curto, presidente del lattiero caseario di Confagricoltura Veneto si unisce alla Regione: “Monitoraggio sulle industrie che producono formaggi made in Italy con latte comprato a basso prezzo all’esteroâ€.			
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			L'assessore all'agricoltura Giuseppe Pan ha convocato oggi, 23 marzo, in Regione i rappresentanti delle associazioni degli allevatori, dei produttori, dei caseifici e di tutte le categorie del settore per affrontare la crisi del settore lattiero-caseario che vede il rischio di perdere la metà delle 3300 stalle in Veneto. Lo scopo è quello di coordinare degli interventi e delle strategie per contrastare il crollo del prezzo del latte, dopo la fine del regime europeo delle quote di produzione. Circa 700 stalle venete infatti sono già state costrette a chiudere. Anche Fabio Curto, presidente del lattiero caseario di Confagricoltura Veneto si unisce alla Regione: “Monitoraggio sulle industrie che producono formaggi made in Italy con latte comprato a basso prezzo all’esteroâ€.			
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			Dopo dieci anni la crisi è a tripla V?
Domenica 20 Marzo 2016 alle 11:39 È diventato ormai un luogo comune paragonare la crisi di oggi a quella del 1929, ossia alla più grave crisi delle economie capitalistiche prima dell'attuale. E tuttavia, nel decimo anno dall'inizio della crisi ( 2007), forse sta diventando più chiaro che i tratti distintivi della crisi attuale sono assai diversi da quelli del '29. Il primo tratto è il suo profilo temporale. La crisi attuale non è stata né a V (crollo e rapida ripresa), né a U (caduta e lenta ripresa), né a L (caduta seguita da stagnazione), e forse neppure a W (double dip, ossia caduta, finta ripresa, nuova caduta), come credevamo fino a un anno fa, quando ci si illudeva di essere all'inizio di un nuovo periodo di crescita. A giudicare dai segnali di rallentamento degli ultimi trimestri, la W (doppia V) potrebbe tramutarsi in tripla V (triple-dip, con terzo tuffo tra il 2016 e il 2017), come qualche economista aveva profeticamente congetturato fin dal 2013-2014.			
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			È diventato ormai un luogo comune paragonare la crisi di oggi a quella del 1929, ossia alla più grave crisi delle economie capitalistiche prima dell'attuale. E tuttavia, nel decimo anno dall'inizio della crisi ( 2007), forse sta diventando più chiaro che i tratti distintivi della crisi attuale sono assai diversi da quelli del '29. Il primo tratto è il suo profilo temporale. La crisi attuale non è stata né a V (crollo e rapida ripresa), né a U (caduta e lenta ripresa), né a L (caduta seguita da stagnazione), e forse neppure a W (double dip, ossia caduta, finta ripresa, nuova caduta), come credevamo fino a un anno fa, quando ci si illudeva di essere all'inizio di un nuovo periodo di crescita. A giudicare dai segnali di rallentamento degli ultimi trimestri, la W (doppia V) potrebbe tramutarsi in tripla V (triple-dip, con terzo tuffo tra il 2016 e il 2017), come qualche economista aveva profeticamente congetturato fin dal 2013-2014.			
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			Oltre 350 allevatori a Vicenza: "possiamo uscire dalla crisi solo lavorando assieme"
Sabato 27 Febbraio 2016 alle 19:06 L'Associazione allevatori del Veneto comunica che oltre 350 allevatori, provenienti da tutto il Veneto, hanno raggiunto questa mattina 27 febbraio la città di Vicenza per partecipare al convegno sul tema “Produrre latte oggi: gli strumenti per vincere la sfidaâ€, promosso da Arav e svoltosi nell’ambito della Mostra regionale zootecnica. “Con questo convegno vogliamo contribuire a fare chiarezza e, soprattutto, eliminare i tanti, troppi luoghi comuni che accrescono i dubbi, ma non aiutano il mondo degli allevatori a risollevarsi dalla crisi e neppure i consumatori a portare in tavola prodotti dalla provenienza certaâ€.			
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			L'Associazione allevatori del Veneto comunica che oltre 350 allevatori, provenienti da tutto il Veneto, hanno raggiunto questa mattina 27 febbraio la città di Vicenza per partecipare al convegno sul tema “Produrre latte oggi: gli strumenti per vincere la sfidaâ€, promosso da Arav e svoltosi nell’ambito della Mostra regionale zootecnica. “Con questo convegno vogliamo contribuire a fare chiarezza e, soprattutto, eliminare i tanti, troppi luoghi comuni che accrescono i dubbi, ma non aiutano il mondo degli allevatori a risollevarsi dalla crisi e neppure i consumatori a portare in tavola prodotti dalla provenienza certaâ€.			
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					Categorie: Politica, Banche				
			
			
			
							
				 Più passa il tempo e più Renzi è costretto a raccontare balle per nascondere la situazione drammatica verso la quale ci sta portando. E' un concetto semplice da comprendere, se abbiamo una piccola falla, basterà poco per coprirla (ossia dovremo dire solo una piccola bugia per nasconderla), ma se la falla è grande dovremo ricorrere a delle balle spaziali, esattamente come sta facendo ultimamente Renzi.
				
			
			
			Più passa il tempo e più Renzi è costretto a raccontare balle per nascondere la situazione drammatica verso la quale ci sta portando. E' un concetto semplice da comprendere, se abbiamo una piccola falla, basterà poco per coprirla (ossia dovremo dire solo una piccola bugia per nasconderla), ma se la falla è grande dovremo ricorrere a delle balle spaziali, esattamente come sta facendo ultimamente Renzi.
Quindi carissimi lettori, le dichiarazioni del nostro Premier dovete leggerle "al contrario", più sparge ottimismo ... e più dovete preoccuparvi! Ed ultimamente (l'avete notato?) Renzi è un fiume in piena, è una persona che ha chiaramente perso il controllo. Continua a leggere
			
			
		
		
				
			
		
		
		
	
Renzi nel panico, la situazione è grave: quando mai erano "saltate" le Banche nel dopoguerra?
Martedi 29 Dicembre 2015 alle 01:14 Più passa il tempo e più Renzi è costretto a raccontare balle per nascondere la situazione drammatica verso la quale ci sta portando. E' un concetto semplice da comprendere, se abbiamo una piccola falla, basterà poco per coprirla (ossia dovremo dire solo una piccola bugia per nasconderla), ma se la falla è grande dovremo ricorrere a delle balle spaziali, esattamente come sta facendo ultimamente Renzi.
				
			
			
			Più passa il tempo e più Renzi è costretto a raccontare balle per nascondere la situazione drammatica verso la quale ci sta portando. E' un concetto semplice da comprendere, se abbiamo una piccola falla, basterà poco per coprirla (ossia dovremo dire solo una piccola bugia per nasconderla), ma se la falla è grande dovremo ricorrere a delle balle spaziali, esattamente come sta facendo ultimamente Renzi.Quindi carissimi lettori, le dichiarazioni del nostro Premier dovete leggerle "al contrario", più sparge ottimismo ... e più dovete preoccuparvi! Ed ultimamente (l'avete notato?) Renzi è un fiume in piena, è una persona che ha chiaramente perso il controllo. Continua a leggere
 
  
			
 
		
		
	 
				     
				     
				     
				    