Il Fatto Quotidiano: Banco Popolare e Veneto Banca trascinano giù la Borsa di Milano
Giovedi 2 Giugno 2016 alle 11:24
Banco Popolare e Veneto Banca si preparano a chiedere ai soci e al mercato 2 miliardi di euro e mentre per il primo la strada sembra più facile, per l'istituto di Montebelluna il percorso è arduo vista la difficoltà di trovare sottoscrittori interessati, al di là di Atlante che verrà in soccorso per evitare un rischio sistemico, paventato ieri anche dal ministro dell'economia Pier Carlo Padoan. Vicende che hanno alimentato la tensione in Borsa (Milano -1%), alla luce anche del recente fallimento dell'operazione sull'istituto di Vicenza, passato nella mani del fondo salva-banche. Giù il comparto del credito: il Banco (-6,2%) che ha aggiornato i minimi storici a quota 4,16 euro, insieme alla promessa sposa Bpm (-4,7%). Male anche Carige (-6,6%), Bper (-4,3%) e Mps (-3,8%), precedute da Ubi (-2,5%), Mediobanca e Unicredit (entrambe -1,8%); Intesa ha perso l'1,6%.
Continua a leggereVeneto Banca: presentata in Consob e Borsa Italiana la domanda di ammissione alla quotazione
Giovedi 25 Febbraio 2016 alle 22:08
Il 25 febbraio 2016 Veneto Banca S.p.A. ha depositato presso la Consob la richiesta di approvazione del prospetto informativo relativo all’offerta in opzione di azioni ordinarie Veneto Banca S.p.A. e all’ammissione alla quotazione delle azioni ordinarie Veneto Banca S.p.A. sul Mercato Telematico Azionario (“MTAâ€) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.. La Società comunica altresì che, sempre in data odierna, è stata presentata a Borsa Italiana la domanda di ammissione a quotazione delle proprie azioni ordinarie sul MTA.
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Il Fatto: se MPS quota solo 1,9 miliardi, attese dubbie per Carige, BPVi e per molte altre banche
Mercoledi 20 Gennaio 2016 alle 10:25
Non solo Mps: ecco i sospetti sulla tenuta del sistema bancario. Siena è la linea di faglia, ma tutti i nostri istituti sono sotto osservazione: sospetti sui numeri ufficiali, redditività a zero, panico da bail-in e necessità di nuovi capitali
Londra, primi di gennaio. In una riunione riservata tra grandi investitori che guardano all'Italia, la discussione arriva sul Monte dei Paschi di Siena. I possibili investimenti su un titolo che mostra ribassi profondi vengono subito scartati per il sospetto che i bilanci siano meno rosei di quanto appaiono. L'episodio rivelatore viene ricostruito al Fatto da fonti finanziare qualificate. Torniamo a oggi. "Stiamo a prezzi che non vedevo da una vita", confida un importante analista.Continua a leggere
La bomba non è quella della Corea del Nord, ma quella finanziaria della Cina. Borse nella bufera, ma la soluzione non è il panico
Venerdi 8 Gennaio 2016 alle 01:01
Altro che la bomba della Corea del Nord, la vera bomba, quella che fa paura, è la Cina, o meglio il contesto economico mondiale. Qualche tempo fa vi avevo segnalato l'inquietante espressione usata da un importante membro della Banca Centrale cinese che suonava all'incirca cosi: "stiamo navigando in un mare tempestoso", e doveva proprio essere intesa come una sirena d'allarme. Il fatto è che, come andiamo dicendo da tempo, risulta sempre più difficile mettere delle toppe alle falle che man mano si susseguono.
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Il cataclisma delle Borse: è panico sui mercati azionari. Si salva solo la Ferrari, giù le banche
Lunedi 4 Gennaio 2016 alle 22:33
Inizio d'anno shock per i mercati finanziari globali, si dà la colpa alla Cina, ma sembra proprio che sia l'intero pianeta a mandare segnali preoccupanti. Penso che mai nella storia sia accaduta una cosa del genere. Nel primo giorno dell'anno di apertura delle Borse, sui mercati si è diffuso il panico. Ha cominciato l'Asia con Tokyo che ha perso oltre tre punti percentuali e Shanghai che ha visto sprofondare il proprio indice di riferimento di quasi sette punti percentuali. Ha proseguito l'Europa con Francoforte (-4,3%), Parigi (-3,1%) e Londra (-2,5%) che non sono riuscite a limitare le perdite per concludersi a New York i cui principali listini stanno registrando ribassi di proporzioni simili a quelli registrati nel Vecchio Continente.
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Ferrari: i miti non hanno prezzo. E oggi in una Borsa in crollo chiude col segno +: un mito...
Lunedi 4 Gennaio 2016 alle 20:23
Sapete che sono stato un estimatore della prima ora di Sergio Marchionne, per lui ho scritto veri e propri peana, a mo' d'esempio vi basterà leggere questo articolo da me pubblicato poco più di due anni fa dal titolo "Marchionne? Un genio! Incompreso solo in Italia". Ebbene se ho scritto "sono stato un estimatore" forse vi aspettate che ora dica "non lo sono più", ma non è proprio così, Marchionne rimane uno straordinario capitano d'industria, quasi un Re Mida, visto che ha trasformato in oro tutto ciò che ha toccato, e la sua grandezza nessuno potrà mai metterla in discussione.
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Veneto Banca, fiducia completa dei soci al piano industriale: plebiscito anche per entrata in borsa
Sabato 19 Dicembre 2015 alle 15:54
Al di là di ogni più rosea aspettativa i soci hanno dato completa fiducia al presidente Bolla e all'Ad Carrus sul piano industriale. L'assemblea ha approvato quasi all'unanimità tutti e tre i punti all'ordine del giorno:trasformazione in S.p.A, aumento di capitale e quotazione in Borsa. Una tripletta di sì dopo un'assemblea durata quasi sette ore e una lunga serie di interventi. Sopra al 90% tutte e tre le votazioni.
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Tra Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca la differenza la fa il 5%
Martedi 15 Dicembre 2015 alle 04:17
Dopo aver "regolato i conti" anche con i sindacati (un nodo delicato che Iorio & c. devono ancora sciogliere a Vicenza) Veneto Banca corre verso la sua assemblea del 19 dicembre (quella della BPVi, che era partita apparentemente in vantaggio, è fissata più in là , a marzo 2016) quando i soci dovranno (e il "dovranno" ha ben pochi, se non illusori, margini di libertà ) decidere la trasformazione in Spa e l'aumento di capitale con connessa quotazione in Borsa, l'unica che può "fornire" il miliardo di euro che serve per ricapitalizzare l'Istituto di Montebelluna ed evitare, a sè stesso, agli azionisti e agli obbligazionisti "subordinati" la fine della Popolare dell'Etruria, di Carife, Cassa Marche e CariChieti.
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