Il Gruppo Veneto Banca con riferimento a notizie apparse sulle agenzie di stampa circa richieste della CONSOB sui metodi di comunicazione del Presidente dott. Pierluigi Bolla di numeri sull’esposizione di Soci che appoggerebbero la Lista capeggiata da Stefano Ambrosini, Veneto Banca cd’aver ricevuto alcuna richiesta in tal senso.
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Veneto Banca comunica che il Consiglio di Amministrazione presieduto dal dottor Pierluigi Bolla, nel corso della seduta odierna dell'8 aprile, ha deliberato di dare mandato al management dell’Istituto di verificare la fattibilità di una procedura di conciliazione paritetica per la definizione delle controversie relative ai titoli azionari e obbligazionari emessi dall’Istituto. Veneto Banca provvederà , quindi, a verificare la disponibilità delle Associazioni dei Consumatori maggiormente attive e rappresentative ad attivare tale soluzione.
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Il Gruppo Veneto Banca comunica che il Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 9 febbraio 2016 sotto la presidenza di Pierluigi Bolla ha dato mandato al CEO Cristiano Carrus di conferire incarico alla banca d’affari UBS Investment Bank quale advisor - congiuntamente a Rothschild, già nominata in precedenza -, per lo studio e la definizione delle future opzioni strategiche del Gruppo, in particolare a valle del già approvato progetto di aumento di capitale e contestuale quotazione in Borsa (Progetto Serenissima).
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Veneto Banca S.p.A. comunica che il diritto di recesso conseguente alla trasformazione dell’Istituto da Società Cooperativa a Società per Azioni, deliberata dall’Assemblea Straordinaria dei Soci del 19 dicembre 2015, è stato esercitato nelle modalità previste ed entro il termine previsto di giovedì 7 gennaio 2016 da 219 Soci su 87.504, pari allo 0,25% della compagine sociale.
Dopo la lunga conta della serie di voti da "maggioranza bulgara", ottenuta anche grazie al processo di trasparenza in corso e promesso e che ha sorpreso anche il presidente Pierluigi Bolla, lui stesso e il nuovo Ad di Veneto banca, Cristiano Carrus, si godono lo scampato pericolo di un fallimento dell'azione di rfondazione intrapresa per l'Istituto di Montebelluna e rilasciano dichiarazioni ottimistiche, anche se improntate a un sano realismo che si misura con la realtà dei tempi e con gli errori del passato, esaltati dalle nuove regole della Bce. Carrus vede bene "il futuro del rapporto della banca col territorio e la maggiore forza ora a disposizione per possibili trattative" per l'ingresso di nuovi soci o per l'adesione a progetti che ne prevedano l'accorpamento con altre realtà . E Pierluigi Bolla, dopo aver espresso la sua meraviglia per il consenso plebiscitario e dopo aver confermato che "ora ci sono gli elementi per impostare un'azione di responsabilitù verso i vecchi vertici", aggiunge in maniera significativa: "oggi si è rafforzato non solo il nostro Istituto ma anche tutto il sistema bancario italiano".Â
Una lunga assemblea straordinaria, quella di Veneto Banca, chiusa con un voto Bulgaro sulla trasformazione societaria, l'aumento di capitale e l'ok del varo verso la Borsa. Una assemblea la cui sintesi e soprattutto i programmi futuri sono stati sintetizzati a margine dall'Ad Cristiano Carrus e dal presidente Pierluigi Bolla. "Questo voto è stata una sorprsa, non me l'aspettavo, adesso ne usciamo rafforzati per poter lavorare per gli azionisti delusi". E Carrus ha aggiunto: "Ora zero sprechi e si punta sulla raccolta". E sula Popolare di Vicenza: "vediamo cosa fare prima di decidere".
"Ha la mia solidarietà personale, e le prometto che ci prenderemo a cuore il suo caso specifico", sono le parole del presidente Pierluigi Bolla, in seguito all'appassionato intervento di Marin, lavoratore oggi invalido arrivato dalla Romania quasi vent'anni fa, che ha ottenuto quantomeno il risultato di scuotere le coscienze personali e la solidarietà del presidente di Veneto Banca.
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La trasformazione in spa di Veneto Banca e della Popolare di Vicenza non è così scontata (anche se obbligatoria e obbligata, ndr). Almeno, non per molti degli azionisti dei due istituti di credito: in migliaia hanno creato nelle ultime settimane un massiccio fronte del «no». Il loro dissenso ha trovato amplificatori nelle numerose associazioni nate in tutta la regione, finalizzate a individuare le migliori strategie per difendere i diritti dei soci delle due Popolari, accomunati dalla stessa sorte: il crollo della azioni finanziarie e un futuro sempre più cupo.Â
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In Federico Formisano segretario unitario del Pd di Vicenza: decretò la “fine politica” di Otello Dalla Rosa, ora lo accompagnerà per le amministrative 2018