In Italia solo lo 0,6% dei "carcerati" lo è per reati economici, in Germania l'11,8%. È record di onesti? Intanto scoppia lo scandalo dei ricorsi sulle tasse: un giro da 50 miliardi
Giovedi 10 Marzo 2016 alle 21:59L'Istituto di Criminologia e diritto penale dell'Università di Losanna ogni anno, per conto del Consiglio d'Europa, fotografa la situazione carceraria di 47 Paesi e nei dati conteggiati (al 1° settembre 2014), lo rivela Valeria Pacelli su Il Fatto Quotidiano di mercoledì 9 marzo, «corrotti e corruttori, riciclatori, falsificatori di bilanci ed evasori fiscali anche seriali farebbero bene a trasferirsi in Italia: è difficilissimo finire in cella. Solo lo 0,6 % della popolazione carceraria italiana infatti sconta pene definitive per reati di questo tipo, un abisso rispetto agli altri Paesi dell'Europa occidentale... Fino al settembre 2014 quindi si contano solo 228 detenuti, con sentenza definitiva, per reati "economici e finanziari". È appena lo 0,6%. Un numero drasticamente inferiore a quello della Spagna che su 65.931 detenuti conta per questi reati 1.789 persone, ossia il 3,1 % della popolazione carceraria. O anche alla Germania dove la percentuale ammonta all'11,8 %...».
Continua a leggereI media tradizionali sempre più in crisi: la pubblicità su carta diminuisce e La Stampa e Il Secolo XIX vanno con La Repubblica
Mercoledi 2 Marzo 2016 alle 20:00Dopo le anticipazioni di stamattina su Il Fatto Quotidiano sul passaggio al Gruppo L'Espresso, editore anche di La Repubblica, dei quotidiani controllati da FCA, ex Fiat, e cioè del quotidiano piemontese a diffusione nazionale, La Stampa, e di quello ligure, Il Secolo XIX, Prima Comunicazione conferma l'operazione che porterà alla costituzione del più grande agglomerato di quotidiani in Italia con i tre giornali precedenti e tutte le testate locali che fanno capo a Finegil, sempre del Gruppo L'Espresso di proprietà della famiglia De Benedetti.
Continua a leggereNuovo codice per appalti trasparenti con stop a varianti e freni alle lobby. Nasce il "bollino" Cantone e basta con massimo ribasso
Domenica 21 Febbraio 2016 alle 11:06Più controlli nell'assegnazione delle gare - sia per le imprese che effettueranno i lavori che per le amministrazioni che li appalteranno - e un super potere di vigilanza attribuito alla Autorità anticorruzione guidata da Raffaele Cantone. Il nuovo Codice degli appalti è sulla rampa di lancio, i tempi previsti per l'approvazione del decreto sono strettissimi: causa l'immensa mole di articoli (220 nell'ultimissima bozza) il varo previsto per la scorsa settimana è slittato a quella entrante. Termine diventato perentorio, visto che il recepimento delle direttive Ue (datata 2014) scade il 18 aprile. Continua a leggere