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I media tradizionali sempre più in crisi: la pubblicità su carta diminuisce e La Stampa e Il Secolo XIX vanno con La Repubblica

Di Gianfri Bogart Mercoledi 2 Marzo 2016 alle 20:00 | 0 commenti

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Dopo le anticipazioni di stamattina su Il Fatto Quotidiano sul passaggio al Gruppo L'Espresso, editore anche di La Repubblica, dei quotidiani controllati da FCA, ex Fiat, e cioè del quotidiano piemontese a diffusione nazionale, La Stampa, e di quello ligure, Il Secolo XIX, Prima Comunicazione conferma l'operazione che porterà alla costituzione del più grande agglomerato di quotidiani in Italia con i tre giornali precedenti e tutte le testate locali che fanno capo a Finegil, sempre del Gruppo L'Espresso di proprietà della famiglia De Benedetti.

Mentre Il Corriere della Sera sta vivendo una profonda crisi (è in uscita da Rcs proprio la Famiglia Agnelli, che prima ne era il riferimento e la guida di fatto) l'operazione annunciata porterà a una grande concentrazione del mondo dell'informazione quotidiana, con particolare riguardo a quella su carta stampata che cerca di rispondere alla crisi crescente del settore con fusioni, riduzioni di costi, diminuzioni di pagine, maggiore attenzione alla multimedialità (settore in cui, nella sua nicchia e con preveggenza, si sta affermando il network VicenzaPiù, ndr). Pubblichiamo di seguito due note di Prima Comunicazione, quella sull'operazione di concentrazione e quella sulla diminizione degli introiti pubblcitari.

 

Da Prima Comunicazione

 

Siglata la lettera di intenti per la fusione ItEdi con il Gruppo Espresso. ll perfezionamento dell'operazione previsto per il primo trimestre del 2017 

Cir-Compagnie Industriali Riunite S.p.A. rende noto di aver firmato in data odierna insieme alla controllata Gruppo Editoriale L'Espresso, a ITEDI (società editrice dei quotidiani La Stampa e Il Secolo XIX) e agli azionisti di quest'ultima (FCA e Ital Press Holding S.p.A. della famiglia Perrone) un memorandum d'intesa finalizzato alla creazione del gruppo editoriale leader italiano nonché uno dei principali gruppi europei nel settore dell'informazione quotidiana e digitale mediante fusione per incorporazione di ITEDI con il Gruppo Editoriale L'Espresso. Le due società editoriali nel 2015 hanno registrato complessivamente ricavi pari a circa € 750 milioni, con la più alta redditività del settore, e non sono gravate da debiti.

 

La fusione, come spiega la nota stampa diffusa, avverrà sulla base di un concambio che sarà stabilito puntualmente negli accordi definitivi, subordinatamente alla due diligence e ad altre condizioni. All'esito dell'operazione, CIR resterà azionista di controllo, con una quota di circa il 43% del Gruppo Editoriale L'Espresso.

CIR, inoltre, annuncia l'intenzione di definire un accordo con EXOR - che deterrà una quota di circa il 5% della società che nascerà dalla fusione, a valle della distribuzione della partecipazione da parte di FCA - avente a oggetto le rispettive partecipazioni (The economist fa capo a Exxor mentre la quota in Rcs Corriere della Sera non è della Exxor ma dell'accomandita della famiglia Agnelli, ndr). La società risultante dalla fusione resterà quotata alla Borsa Italiana. Il perfezionamento dell'operazione di fusione, che è soggetta all'autorizzazione delle competenti autorità nonché delle assemblee di Gruppo Editoriale L'Espresso e di ITEDI, è previsto per il primo trimestre del 2017.

 

 

La pubblicità sulla stampa in calo del 2,3% a gennaio. Quotidiani a +1,6%, settimanali -13,3%, mensili a -17,8%. I nuovi dati Fcp 

Il fatturato pubblicitario del mezzo stampa in generale registra un calo del -2,3%. Lo dicono i dati dell’Osservatorio Stampa Fcp relativi al mese di gennaio 2016 raffrontati con il corrispettivo 2015. In particolare i quotidiani nel loro complesso registrano un andamento positivo sia a fatturato +1,6%  che a spazio +4,7%.

Le singole tipologie segnano rispettivamente:
La tipologia commerciale nazionale ha evidenziato +14,7% a fatturato e +31,7% a spazio.
La pubblicità commerciale locale +0,5% a fatturato e +0,4% a spazio.
La tipologia di servizio ha segnato -8,3% a fatturato e +17,7% a spazio.
La tipologia rubricata ha segnato -12,2% a fatturato e -19,7% a spazio.

I periodici segnano un calo a fatturato del -14,0% e a spazio del -7,3%.
I settimanali registrano un andamento negativo a fatturato del -13,3% e a spazio -2,8%.
I mensili hanno percentuali negative a fatturato del -17,8% e spazio -11,5%.
Le altre periodicità registrano -4,7% a fatturato e -12,1% a spazio.

Fatturati pubblicitari sulla stampa.png
 

- Leggi o scarica la tabella con i dati dell’Osservatorio Stampa Fcp relativi a gennaio 2016 raffrontati con il corrispettivo 2015 (.xls)


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