Archivio per tag: il Fatto Quotidiano
Categorie: Politica, Informazione
Il Fatto: 20 milioni della Lega Nord nascosti da Bobo Maroni alla Sparkasse di Bolzano. Il conto sarebbe stato aperto da Stefano Stefani
Domenica 3 Gennaio 2016 alle 11:54Di Marco Lillo, da Il Fatto Quotidiano
Continua, con la storia del tesoro della Lega, la galleria di fatti e personaggi che emergono dalle telefonate dei leghisti intercettati tra il 2012 e il 2014. Abbiamo già svelato i retroscena dell'accordo Lega-Pdl con le minacce di Berlusconi a Maroni di usare la clava mediatica, l'impegno leghista per aiutare l'imprenditore Salini che mirava alle penali per la mancata costruzione del Ponte sullo Stretto, le chiamate di Malagò che cercava il voto di un leghista al Coni. L'indagine Breakfast della Procura di Reggio Calabria contiene intercettazioni della Dia effettuate sotto il coordinamento del pm Giuseppe Lombardo e del procuratore Federico Cafiero De Raho.
Continua a leggereNuovo piano inceneritori: quello in Veneto non c'è più e quello AVA di Schio non crescerà
Domenica 27 Dicembre 2015 alle 10:30
Mentre nei primi giorni di dicembre a Parigi si discuteva di clima e tutela del Pianeta e le scarse precipitazioni preannunciavano il raggiungimento del picco di livelli di inquinamento dell'aria di questi giorni, una nuova bozza di decreto per la realizzazione di altri impianti di incenerimento - rivela IL Fatto Quotidiano - veniva indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei ministri, all'Ufficio di Gabinetto e alla Direzione generale del ministero dell'Ambiente. Dei 12 inceneritori previsti nella bozza di luglio ne rimangono nove ma "si salvano" Piemonte, Liguria e il nostro Veneto, mentre in Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Abruzzo, Sardegna e Sicilia (lì sono previsti due nuovi impianti)) si dovranno bruciare 1.951.261 tonnellate di rifiuti l'anno.
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Categorie: Politica, Informazione
I babboccioni Boschi, Renzi, Lotti, Guidi: una volta c'erano i bamboccioni
Sabato 26 Dicembre 2015 alle 10:59
di Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano
Papà Boschi, Pier Luigi, che manda in vacca Banca Etruria. Papà Renzi, Tiziano, che fa bancarotta e, quando il figlio diventa premier, si ricicla uomo-sandwich di outlet in giro per l'Italia per la società dell'ex presidente della Banca del Buco. Papà Lotti, Marco, funzionario della Bcc di Pontassieve, che nel 2009 firma un mutuo da 697 mila euro a papà Renzi, e di lì a poco suo figlio Luca diventa capo della segreteria del neosindaco Matteo Renzi, il quale ingaggia nella sua segreteria anche sua moglie Cristina Mordini. E papà Guidi, l'imprenditore Guidalberto che - come ha scoperto il nostro Marco Lillo - telefona all'avvocato Aiello, fedelissimo di Maroni, per parlare della sua nomina a commissario di Geo Ambiente, subito ratificata dalla figlia ministra Federica. Continua a leggere
Papà Boschi, Pier Luigi, che manda in vacca Banca Etruria. Papà Renzi, Tiziano, che fa bancarotta e, quando il figlio diventa premier, si ricicla uomo-sandwich di outlet in giro per l'Italia per la società dell'ex presidente della Banca del Buco. Papà Lotti, Marco, funzionario della Bcc di Pontassieve, che nel 2009 firma un mutuo da 697 mila euro a papà Renzi, e di lì a poco suo figlio Luca diventa capo della segreteria del neosindaco Matteo Renzi, il quale ingaggia nella sua segreteria anche sua moglie Cristina Mordini. E papà Guidi, l'imprenditore Guidalberto che - come ha scoperto il nostro Marco Lillo - telefona all'avvocato Aiello, fedelissimo di Maroni, per parlare della sua nomina a commissario di Geo Ambiente, subito ratificata dalla figlia ministra Federica. Continua a leggere
Categorie: Politica
Vicentino Scaroni nella Fondazione Einaudi, poi possibile sindaco di Milano per Berlusconi
Domenica 1 Novembre 2015 alle 14:39
«Il vicentino Paolo Scaroni, prima nella Fondazione Einaudi e poi possibile sindaco di Milano per Berlusconi», ecco in sintesi le ultime due recentissime notizie sul mega manager di Eni e non solo nato a Vicenza, che è stato anche presidente del Lanerossi. La prima, due giorni fa, lo dava entrato, nella Fondazione Einaudi contro il volere della famiglia che non vuole diventi un think tank politico con a capo Silvio Berlusconi, che ne ha acquistato la maggioranza con 45.000 euro insieme a Scaroni, al presidente il presidente Telecom Giuseppe Recchi, al presidente dei costruttori Claudio De Albertis, all'attuale deputato di Scelta Civica Alberto Bombassei e a Massimo Blasoni, tutti entrati con 30.000 euro ciascuno.
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Categorie: Informazione, Giudiziaria
Il manager vicentino Paolo Scaroni e la sua ridicola difesa da parte di Nicola Porro
Domenica 4 Ottobre 2015 alle 10:18
Io Nicola Porro un po' lo conosco. È una persona molto intelligente e simpatica. Peccato che di obiettività non abbia nemmeno un grammo. Sicché può scrivere (il Giornale 3 ottobre) che l'innocenza di Paolo Scaroni, prosciolto dal reato di corruzione internazionale, dimostra la "straordinaria capacità del nostro Paese di farsi del male da solo... È illecito giudicare il comportamento di un manager per un semplice sospetto... L'Eni è stata tenuta per due anni in balia di un'accusa così grave".
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