Archivio per tag: Gianni Zonin

Tra gufi, menagrami, criminali e talebani si perpetua il sistema di potere denunciato dallo smemorato Jacopo Bulgarini d'Elci

Domenica 1 Gennaio 2017 alle 20:23
ArticleImage «Il 2 febbraio a palazzo Trissino viene recapitata una lettera di Icomos, organizzazione non governativa che è il braccio operativo dell'Unesco e che alla luce di una serie di denunce partite da alcune associazioni del territorio, chiede lumi al Comune rispetto all'impatto di tre opere: la base Del Din, il complesso di Borgo Berga e il futuro passaggio dell'alta velocità», è così che sul GdV del 22 dicembre 2016 ci ricorda il "caso" della possibile "espulsione" di Vicenza dalla lista dei beni "Patrimonio dell'umanità" della stessa Unesco Nicola Negrin, che riferisce nello stesso giornoi della reazione virgolettata e, a dir poco, infastidita del vice sindaco "competente" al problema Jacopo Bulgarini d'Elci: «Taluni esponenti del comitati agiscono come dei menagramo. Alcuni si augurano apertamente che Vicenza finisca fuori dall'Unesco. Ecco, chi dice una cosa del genere ai miei occhi è un criminale».

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Categorie: Politica, Fatti, giornalismo

"Prima bruciare, poi indossare": l'editoriale di Gervasutti che apprezziamo. Anche perchè corregge il titolo falso di pochi giorni fa sul "burka vietato da Merkel"

Domenica 21 Agosto 2016 alle 13:08
ArticleImage "Prima bruciare, poi indossare", così Ario Gervasutti titola il suo corsivo sulla querelle sul "burkini sì o no". Ve lo proponiamo soprattutto perchè molte delle considerazioni che fa il direttore de Il Giornale di Vicenza sono condivisibili o portano a riflessioni necessarie e non facile sull'argomento della libertà delle donne, anche islamiche, e della cività occidentale che si farebbe paladina della libertà "imponendo", però, questa volta in Francia un divieto: quello di indossare il burkini in spiagga. Ma vi proponiamo l'editoriale anche perchè il direttore rimette a posto, con stile anche se con un'evidenza limitata e chiara agli addetti ai lavori e non ai malpancisti a cui puntava il precedente titolo "commerciale", la questione di un titolo di venerdì 19 agosto sul suo quotidiano che, per noi, era palesemnte falso.

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Il commissariamento del CSV annullato dal Tar del Veneto, Marco Gianesini e Maria Rita Dal Molin: tutta la verità, null'altro che la verità. Con i nomi di "mandanti" e complici

Domenica 12 Giugno 2016 alle 13:58

Sabato 11 giugno  (vedi qui il nostro servizio video di ieri, nda) è finito un anno di "lapidazioni" del volontariato vicentino, pubblicamente e tra gli applausi davanti alla stampa e, soprattutto, a molte asociazioni. Ad essere stati "lapidati", infatti, dalle accuse ufficiali e mediatiche di un anno fa, sono stati, soprattutto, Maria Rita Dal Molin, ex presidente del CSV di Vicenza e dal 2015 dipendente dell'ente, e l'avvocato Marco Gianesini, prima suo vice e poi presidente del Volontariato in Rete di Vicenza, gestore del CSV di Vicenza, commissariato dal Co.Ge. Veneto lo scorso anno e circa un mese fa rimesso, sulla carta, al suo posto ma senza il rilievo mediatico dato al commissariamento e che meriterebbe oggi anche e di più, vista la sua valenza decisoria, la chiara sentenza del Tar del Veneto, ancora non ottemperata: "lunedì 13 giugno si riunisce il vecchio e decaduto organo di vertice del Co.Ge. e non il nuovo" sottolinea, diffidente, l'avvocato scledense.

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Il "funerale" di Gianni Zonin e la "molotov" contro la famiglia di Sergio Cassingena: si interroghino tutti sul malessere prima del funerale di una Vicenza bruciata dal "sistema"

Venerdi 3 Giugno 2016 alle 09:29
ArticleImage Due notizie di ieri, ricorrenza, altrove, del 2 giugno, riferiscono di due fatti cronaca entrambi da condannare ma anche su cui, senza ipocrisia, fare qualche riflessione. La prima, forte simbolicamente ma senza possibili effetti "fisici", è quella del "funerale" virtuale celebrato davanti alla villa di Montebello di Gianni Zonin, una di quelle possedute dall'ex presidente della Banca Popolare di Vicenza a cui è attribuita, a furor di popolo, la responsabilità maggiore del flop da più di sei miliardi di euro subito da oltre 118.000 azionisti, che di ville non ne hanno.

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Tar annulla commissariamento CSV, ridà dignità a Marco Gianesini e Maria Rita Dal Molin e boccia Silvana Bortolami e gli "ispiratori". Ma la macchina del fango si inceppa quando il fango dovrebbe lavarlo

Giovedi 2 Giugno 2016 alle 22:35

«Marco Gianesini, Maria Rita Dal Molin e il volontariato vicentino vincono la loro battaglia contro l'infamia: il Tar annulla il commissariamento del CSV": così scrivevamo martedì 31 maggio  pubblicando la sentenza, che vi invitiamo a leggere senza neanche il nostro "filtro" interpretativo tanto è chiara, secca ed inequivocabile e con la quale il Tar del Veneto ha dato ragione a loro e a 72 associazioni che avevano sostenuto le loro onestà ponendo fine a una vicenda che ha tenuto banco su certa stampa locale per giorni e giorni. Infatti, scrivevamo all'epoca dei fatti, essenzialmente "mediatici", scoppiati da maggio 2015 in poi, lo spazio dedicato alle poche migliaia di euro spesi con dolo secondo gli accusatori e alla presunta assunzione di "favore" di una donna, ex presidente del Csv, che al volontariato ha sacrificato il suo precedente impiego, era stato ben maggiore, realmente e in proporzione, di quello speso per raccontare delle accuse documentate sfociate in condanna per Gianfranco Galan e in processo ora in corso, dopo gli arresti domiciliari, per Lia Sartori per lo scandalo megamilionario del Mose et similia.

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Categorie: Banche, Giudiziaria

BPVi e Greco procuratore capo di Milano, la proposta: le indagini vadano a magistrati esperti in reati finanziari o si costituisca un'Autorità per supportare i vari Cappelleri

Martedi 31 Maggio 2016 alle 09:07
ArticleImage Lunedì ore 22.32. Aggiornamento martedì ore 9.07. Se sono andate in porto solo il 3% delle azioni di responsabilità intraprese da autori di reati finanziari appare illuminante una annotazione di Stefano Righi (nella foto con Maurizio Crema del Gazzettino). In occasione di un "corso seminario", organizzato dall'Ordine dei Giornalisti del Veneto e tenuto il 17 maggio scorso a Padova davanti  a 110 colleghi e alla presenza di un altro relatore d'eccezione, Renzo Simonato, direttore generale Nordest Intesa San Paolo, la nota firma del Corriere Economia nonchè autore del libro "Il grande imbroglio", da noi presentato a Vicenza, ha dichiarato: "Il motivo per cui certe indagini fanno fatica ad andare avanti è che per i reati finanziari servono competenze specifiche che non sono presenti nella gran parte delle procure d'Italia. L'unica veramente ferrata al riguardo è quella di Milano".
Renzo Simonato, direttore generale Nordest Intesa San Paolo - See more at: http://www.ordinegiornalisti.veneto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=537:formazione-programma-settembre-ottobre-2015&catid=6:scuola-buzzati&Itemid=25#sthash.hibZq7wN.dpuf
Renzo Simonato, direttore generale Nordest Intesa San Paolo - See more at: http://www.ordinegiornalisti.veneto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=537:formazione-programma-settembre-ottobre-2015&catid=6:scuola-buzzati&Itemid=25#sthash.hibZq7wN.dpuf

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Categorie: Banche

BPVi più Veneto Banca, crac peggiore di quello Parmalat: botto da 18,9 miliardi di euro. Silente certa stampa, rassegnati i vicentini. Anche i nuovi Comunisti locali?

Domenica 29 Maggio 2016 alle 15:29
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Anche ieri, all'assemblea a Schio dei militanti che puntano alla rinascita del Partito Comunista Italiano, vari esponendi storici ma anche alcuni giovani, non si percepiva la piena consapevolezza del dramma economico e sociale che ha colpito le decine di migliaia di soci vicentini della Banca Popolare di Vicenza e, in meno ma sempre tanti, della Veneto Banca e che farà del male enorme per anni alle attività locali con tutti i problemi indotti che creeranno i flop dei due Istituti veneti, gestiti con una enorme superficialità se non, e sarebbe ora che la magistatura accelerasse, con dolo da Gianni Zonin, Vincenzo Consoli & c. Un'analisi numerica attendibile conferma precedenti valutazioni, che quantizzavano in 20 miliardi, una manovra finanzaria, il danno subito, per non parlare di quello subendo.

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Categorie: Banche

Bugie con gambe corte e elenco soci lungo: ecco i Montebelluna Papers di Veneto Banca, i Panama Papers al contrario. Diocesi di Treviso perde meno di Ferretto ma più di Trinca con Consoli non pervenuto: Zonin pare un martire

Mercoledi 27 Aprile 2016 alle 23:17
ArticleImage Che le bugie abbiano le gambe corte è un vecchio proverbio. Che di bugie le banche, in primis le due Popolari venete, abbiano subissato i loro poveri soci, circa 200.000 in tutto, azzerando di 10 miliardi il loro patrimonio è cosa altrettanto risaputa. Ma, dopo aver creduto alle sue risposte in passato (societarie ma anche su pressioni presunte, ma negate, sui suoi vertici e contro di noi da parte di una dinastia vicentina, vecchia ma non tanto da essere beccata recentissimamente con le mani nel sacco dopo aver evaso 71 milioni di euro),  ci sorprende che Veneto Banca, che avevamo sempre immaginato come migliore (meno peggiore?) di altre dica bugie.

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Categorie: Cinema

Gianni Zonin e la Fondazione Roi, ora è un caso: dopo le "puntate" flop su azioni BPVI la triangolazione per comprare l'ex Cinema Corso. Di mezzo Berlusconi, Unicredit, Intesa e... il Multisala Roma. In città c'è Rai Report

Venerdi 4 Marzo 2016 alle 11:01
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Mentre sale lo sconcerto per la vergogna che non provano neanche i "nuovi" del Cda della Banca Popolare di Vicenza, tra cui il faro made in Bce, Francesco Iorio, nel non opporsi alle buonuscite milionarie dei pessimi vertici precedenti e, peggio ancora, nell'accordare a se stessi retribuzioni complessivamente superiori a quelle del vicino passato crescono i rumors intorno a un altro feudo, quello della Fondazione Roi, che Gianni Zonin, suo presidente su nomina, per statuto, del precedente Cda della Banca, cioè di se stesso, si sarebbe costruito come buen retiro (riserva di caccia?) per il dopo "cacciata" dalla presidenza della BPVi.

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Banca Popolare di Vicenza, nuova inchiesta Procura di Vicenza: associazione per delinquere e falso in bilancio. Cappelleri: "numero indefinito di reati"

Martedi 1 Marzo 2016 alle 16:45
ArticleImage Nuove ipotesi di reato stanno per essere formulate dalla Procura di Vicenza in relazione all'indagine sulla Banca Popolare di Vicenza: associazione per delinquere e falso in bilancio. Dopo le perquisizioni dello scorso settembre 2015 negli uffici della banca a Vicenza, ma anche a Milano, Roma e Palermo, erano state inviate contestazioni per aggiotaggio e ostacolo agli organi di vigilanza, Banca d'Italia e Bce, all'ex presidente Gianni Zonin, all'ex dg Samuele Sorato, agli ex vicepresidenti Emanuele Giustini e Andrea Piazzetta e ai due consiglieri di amministrazione Giovanna Dossena e Giuseppe Zigliotto, presidente di Confindustria Vicenza.

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Commenti degli utenti

Giovedi 7 Giugno 2018 alle 12:59 da Luciano Parolin (Luciano)
In Concorso "la colazione perfetta: latte e...", Centrale del Latte di Vicenza premia con un iPad Primaria "G. Rodari" e altre 4 scuole

Lunedi 30 Aprile 2018 alle 08:05 da kairos
In Dalla Rosa a Rucco: sei di destra centro! L'elettore di csx a Dalla Rosa: sii di sinistra centro!

Martedi 30 Gennaio 2018 alle 11:36 da zenocarino
In Sequestro conti correnti Lega Nord, Vicenza Capoluogo: "è solo la giusta conseguenza di un modo sbagliato di intendere la politica"

Sabato 27 Gennaio 2018 alle 16:02 da kairos
In Federico Formisano segretario unitario del Pd di Vicenza: decretò la “fine politica” di Otello Dalla Rosa, ora lo accompagnerà per le amministrative 2018
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