Quotidiano | Categorie: Vita gay vicentina

La Vicenza e il Veneto di Donazzan e Lanzarin al Family Day. C'è chi se ne fa un “baffo”...

Di Edoardo Andrein Domenica 31 Gennaio 2016 alle 01:07 | 4 commenti

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C'erano due coppie che ci hanno tenuto a farsi immortalare al Family Day. Composte da maschi e femmine, ovviamente. Le paladine del Veneto tradizionale ed entrambe vicentine (o bassanesi, per essere più tradizionali), Elena Donazzan e Manuela Lanzarin incaricate, gonfalone in mano, dal presidente tradizionale Luca Zaia a rappresentare la terra tradizionale veneta al Circo Massimo. A fianco a loro, secondo rigorose coppie politiche, due maschi duri e puri della destra italiana, uno di Forza Italia, Giovanni Toti, l'altro della Lega Nord, quel Roberto Maroni assurto ultimamente a nuove cronache per le sue scappatelle non certo da Family Day.

Solo che dietro al "quadretto" ne è spuntato anche un altro di uomo (nel cerchio rosso sulla destra nella foto c'è Mauro Fortini, noto distrurbatore tv, lui dice "presenzialista di mestiere", ndr)... A rovinare, con l'ironia dei suoi baffi posticci, non più così tradizionali, per fortuna, questa famigliola politica tradizionale...

Baffi che ricordano quelli di stalinana memoria, nella comunista Unione sovietica, dove l'articolo 121 prevedeva cinque anni di detenzione per il reato di omosessualità. Reato abolito solo nel 1993 ma che nella Russia di Putin ha trovato un sorta di riesumazione grazie alla pena pecuniaria e la carcerazione per coloro che fanno "propaganda a relazioni sessuali non tradizionali".

Baffi di altro tipo, invece, i baffetti di Hitler, riportano alla Giornata della Memoria celebrata pochi giorni fa il 27 gennaio con una marcia anche a Vicenza per ricordare le persecuzioni fascio-naziste e le deportazioni nei campi di concentramento degli omosessuali, marchiati da un triangolo rosa.

Coppie politiche e baffi storici che sono stati immortalati in mezzo al Circo Massimo. Delle ipocrisie. A partire dallo slogan del Family Day inneggiante a una presunta "rottamazione" della famiglia tradizionale. Quando invece l'unica rottamazione è spesso proprio all'interno della famiglia tradizionale, tra costante aumento di divorzi, liti in famiglia, figli che si suicidano, violenze sulle donne, tradimenti, prostitute e gigolò che fanno affari con padri, mariti e mogli.

In una società dominata dal potere e condizionamento ecclesiastico, nella quale padre, figlio e spirito santo sembrano essere stati sostituiti da sesso, droga e alcol: esemplificati da quei festini o rapporti di coppia spesso portati sull' "altare" dalla cultura di destra, o messi in scena sempre più in film e reality.

Una società in cui altri fieri alfieri difensori della famiglia naturale, preti e vescovi cattolici, per i quali sposarsi rimane un tabù, hanno dovuto fare i conti con la recente lunga lista di casi di violenze sessuali verso bambini che ricordano tragicamente la massima "fai quel che il prete dice, non quel che il prete fa...".

Nel frattempo l'amore sembra sia rimasto solo una parola per canzoni o canzonette, o un passatempo tra un eccesso e l'altro.

E quello che potrebbe esserci in "altre" nuove famiglie qualcuno vorrebbe nasconderlo e confinarlo sotto un "tendone".

Da Circo, al massimo.

In tanti, però, se ne sono fatti un "baffo".

P.S. Elena Donazzan e Manuela Lanzarin, che fanno ultimamente sempre più "comparsate" insieme, da ultimo anche da ancelle del discusso, a dir poco, dg galaniano della Ulss 6 Giovanni Pavesi, stanno molto bene in coppia.

Non è che, visto che non risultano nelle loro biografie grandi legami... familiari tradizionali, forse le due belle politiche sono sulla strada giusta, magari a loro insaputa, per capire altri amori...?

Quelli contro la cui completa realizzazione ieri dimostravano a  Roma.

Family Baffo 

Di seguito le dichiarazioni rilasciate da Donazzan

"Una piazza così piena non credo si sia mai vista. Forse quando il sindacato era potente, ma allora i pullman erano gratis - afferma l'assessore regionale del Veneto Elena Donazzan, che oggi a Roma ha partecipato al Family Day -. La piazza era piena di gente normale, famiglie normali, di bellissima quotidianità, di confortante normalità".

"Bambini con le loro mamme e papà, nonni e zii, la famiglia italiana da tutta la provincia, arrivati dopo migliaia di chilometri, ciascuno pagandosi il viaggio, magari con le difficoltà di questi tempi. Una risposta forte e chiara per dire no alla legge Cirinnà, che il Parlamento non può non ascoltare", attacca Donazzan. 
Che aggiunge: "Non si può né si deve inquinare la famiglia, che è una e una sola. Non possiamo in alcun modo permettere che si apra lo spazio per le adozioni con l'aberrante compravendita di figli e di madri".
"Dal palco, all'apertura della manifestazione, l'organizzatore Massimo Gandolfini ha ringraziato le istituzioni regionali presenti: Veneto, Lombardia e Liguria. Ho voluto con il mio partito chiedere subito al presidente Zaia di far aderire la nostra Regione che si distingue per avere tenuto sempre posizioni a tutela della famiglia. Non potevamo non esserci", conclude l'assessore regionale.


Commenti

Inviato Domenica 31 Gennaio 2016 alle 12:28

Anche i giornalisti,hanno un potere enorme,quando -da indipendenti- si schierano dalla parte della "convenienza". Sembra che tutto "il male" e il malcostume stia dall'altra parte. Ma chi governa questo Paese? Forza Italia, la Lega o gli altri partiti del centro destra? Lo sa che ci sono ben TRE capi del governo, voluti dall'ex comunista Napolitano -ora PD- NON votati dagli italiani, che da oltre 4 anni ci stanno distruggendo l'economia e ci coprono di ridicolo? Perché NON ci parla delle sceneggiate dei "gay pride", certamente più colorate e folcroristiche.
Poi, su Maroni siete diventati un giornale da "gossip" ?
Inviato Domenica 31 Gennaio 2016 alle 17:11

Articolo penoso e fazioso.
E io che pensavo che Vicenzapiù fosse indipendente..
Tante righe per dire c'era questo o quel personaggio famoso o magari quello dei baffi e niente di una qualsiasi delle centinaia di migliaia di persone che là c'erano e discutere sul perchè della loro presenza.
E invece giù a scagliarsi contro la chiesa e i preti che tanto loro sono indifendibili a prescindere e ad ogni critica ricevi sempre un applauso.
L'amore sotto il tendone poi è il massimo della cecità. La questione si sa, è un'altra.
Ma lì non c'è qualcuno che controlla i pezzi prima che vengano pubblicati?
Inviato Domenica 31 Gennaio 2016 alle 19:51

Cari lettori, intanto la libertà e l'indipendenza di questo mezzo si misurano proprio sul fatto che qui non c'è nessuno che "controlla i pezzi prima che vengano pubblicati": scelti i collaboratori di fiducia (sono io, Coviello, il direttore a rispondere) e facendo spesso riunioni e avendo con loro scambi di idee, leggerli per cambiare quello che scrivono si chiamerebbe "censura". Abbiamo sempre riportato, con rispetto anche quando non le conìdividiamo, le opinioni di Donazzan & c (ma anche di tutti gli altri) senza censurare (ma ha letto che qui ci sono anche i comuniacti di Forza Nuova?!). Ma ci lascerà la libertà di esprimere la nostra opinone che è a favore della Cirinnà visto che siamo l'unico Paese civile a non aver regolamentato le unioni civili e che si riempie spesso la bocca sui valori della famiglia chi di famiglie (liberamente) non ne ha, chi ne ha di finte (facendo pagare ai figli delle coppie normali le divisoni e le fratture interne alle mura) , chi predica bene e razzola male (parliamo della chiesa del potere, quella dei soldi e delle violenze sessuali e morali, non di quella della fede), chi usa i soldi pubblici per andare a Roma aa manifestare a nome di un'Istituzione che è di tutti. Non so se Donazzan, Lanzarin, Maroni e Toti siano andati a Roma a pagandosi il biglietto e le spese mentre so per certo che nelle piazze arcobaleno non c'erano gonfaloini ufficiali delle amministrazioni pubbliche, che pure non amo particolarmente, del cosiddetto centro sinistra.
Poi una bigia su tutte: a parte che io a Roma ci ho vissuto 24 anno e so per esperienza quanta gente può entrare al Circo massimo ma ha letto che anche la Stampa ha fatti i conti di quanti erano lì : fisicamente non potrecano essere più di 300.000... Se per sostenere una battaglia dobbiamo scrivere bugie abbiamo preferito eviatre di commentare quella piazza. Ultima cosa. VicenzaPiù scrive cosa le conviene? Ma allora o non ci leggete o qui per faziosità siamo in migliore compagnia. Ma non, avete visto, Valerio e Zenocarino che siamo così indipendenti che noi pubblichiamo in automatico e senza amministratore non solo gli articoli dei nostri giornalisti ma anche i commenti di tutti, compreso i vostri perchè soprattutto chi non concorda con noi, alimenta il dibattito democratico su un mezzo in cui ci si confronta... Giusto?
Poi che mancassero i contenuti, per esempio sui dg gaalniania ncora in auge, dubito proprio...
Ciao
Inviato Lunedi 1 Febbraio 2016 alle 15:46

Caro Coviello. Mi dici che da voi non c'è censura. Quello che uno ha scritto rimane. E se il tipo scrive baggianate? Se offende? Se bestemmia? Va sempre bene? Non credo..
Le unioni civili. Dici che siamo l'ultimo paese civile a non averle regolamentate. Ma pensa.. Una volta soprattutto da chi era di sx si diceva che non serviva sposarsi, che il matrimonio era un peso, un aggravamento di responsabilità inutile.. Adesso tutti questi lo vogliono dopo averlo a lungo bistrattato.
Poi si sa, se la questione finisse lì per me non sarebbe un problema. La questione è della possibilità in futuro di adottare un bambino.
Riporto le parole di un gay, Jean-Pier Delaume-Myard che ha scritto il libro "Non in mio nome" sull'argomento: "Il bambino ha bisogno di un padre e di una madre per sbocciare. C'è una vera differenza tra avere due papà o due mamme e avere due genitori eterosessuali. la vera parità trova la sua unica sorgente nella coppia parentale. E' così, è incontestabile. Pretendere di cancellarla è negare la realtà".
Anche tu Coviello spari contro la Chiesa del potere, delle menzogne e degli abusi. ma chi è la Chiesa?
Per chi crede la Chiesa siamo tutti noi popolo di Dio e le tue righe offendono anche me. Se qualcuno della Chiesa ha sbagliato o sta sbagliando è giusto che paghi. Ma non le permetto di offendere e di infangare tutti. Ci sono tanti preti che fanno del bene nel silenzio assoluto e poche volte ce lo ricordiamo.
Soldi pubblici. Anche io non so se i vari Donazzan, Maroni, Toti ecc abbiano pagato il biglietto per andare al Family Day. Di sicuro la Littizzetto è pagata dalla Rai. Sa cos'ha detto su Rai3? "Il Family Day è un ritrovo di persone all'aperto, in cui preti, leader politici sposati, divorziati, risposati e frequentatori di prostitute dicono com'è bella la famiglia tradizionale". Non è offensivo questo? Questi sono soldi pubblici spesi bene?? A certi personaggi è consentito dire di tutto... Pazzesco..
Riguardo ai numeri mi trovo d'accordo. Non erano 2000000 al Family Day e non erano più di 1000000 (come dichiarato da Arcigay) nelle piazze Arcobaleno. Le bugie hanno le gambe corte..
La questione si sa è un'altra. Amare e volere un bambino non significa avere il diritto di poterlo avere. Di poterlo adottare o farlo fare ad altri (quasi sempre donne povere) a vantaggio quasi sempre di persone ricche.
In questo caso dove sono andate a finire le femministe???
Ciao
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