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Coldiretti Vicenza 

Saranno svelati domani i cinque vincitori dell'Oscar Green che, al Teatro Verdi di Padova, dalle 17.30 riceveranno l'ambito riconoscimento, in occasione della cerimonia finale veneta del concorso nazionale di Coldiretti che premia l'innovazione in agricoltura. Giunta alla IX edizione questa sfida ha raccolto lungo tutta la penisola oltre 1500 iscrizioni, di cui un centinaio venete.

Le domande in gara sono state suddivise in cinque categorie: Impresa 2.Terra, Campagna Amica, We Green, Fare Rete e Paese Amico. "I progetti presentati hanno tutti una caratterizzazione - commenta il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola - innovare attraverso idee tradizionali, radicate nella cultura regionale ed animate da un neo imprenditore agricolo che ha scommesso il proprio futuro in un settore in continua evoluzione". Ben 25 i neo agricoltori vicentini pronti a presentare la propria iniziativa domani sera in occasione dell'attesa cerimonia, che anticipa l'evento nazionale. Al gruppo di giovani della terra berica se ne aggiungono 30 di veronesi, una decina di Venezia, 15 da Treviso, una decina da Belluno ed altrettanti da Padova. Tra questi si nasconde il candidato per l'ultima selezione, fissata ai primi di ottobre all'Expo di Milano. Il Veneto, dunque, potrebbe bissare il successo dell'anno scorso, dato che il titolo italiano appartiene ancora a Matteo Castioni, coltivatore di alghe e produttore di integratori alimentari di Sommacampagna (Vr). L'evento è sostenuto dalla Regione Veneto, dall'amministrazione comunale di Padova, da FriulAdria Credite Agricole, dal Consorzio di tutela del Grana Padano ed organizzato in stretta collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto. La manifestazione è suddivisa in due parti, la prima prevede un talk show con ospiti Arrigo Cipriani titolare dell'Harry's Bar, Attilio Barbieri giornalista di Libero ed alcune testimonianze di start up locali, tra cui delle aziende vicentine. Il dibattito sarà guidato dallo speaker radiofonico Paolo Baruzzo. "Sarà una serata memorabile - conclude il presidente Cerantola - ma a vincere non sarà una sola giovane azienda, bensì un nuovo modo di fare agricoltura, più accattivante ed aperto al futuro, ma non sprezzante delle tradizioni che, anzi, rappresentano il punto di partenza e lo stimolo per dare continuità ad un settore che fino a pochi anni fa molti davano per spacciato, in mancanza di un rinnovo generazionale, mentre oggi rappresenta il traino dell'economia dei nostri territori e del nostro Paese".