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Riceviamo da Maria Teresa Turetta, CUB Coordinamento regionale Veneto, e pubblichiamo

Dietro l'opulenza della Giunta Zaia si nasconde da anni una vergognosa situazione che nessuno ancora ha avuto la capacità di risolvere. Stiamo parlando di 650 lavoratori, operai forestali, assunti a tempo indeterminato e determinato con un contrattonazionale di lavoro anomalo, ossia quello degli addetti alla sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria, invece che quello del pubblico impiego.

Gli operai forestali della Regione Veneto non sono regolarmente pagati, ad oggi non hanno ancora ricevuto lo stipendio di ottobre. Ad inizio d'anno hanno atteso quattro mesi prima di vedersi pagare le prime tre mensilità. Una situazione insostenibile che mette in difficoltà questi lavoratori e le loro famiglie e che da anni si trascina e alla quale nessuno ha ancora trovato una soluzione. Le scuse per i mancati pagamenti sono le più ridicole "non sono stati stanziati i fondi per i vari progetti" ci dicono: ma qui stiamo parlando di lavoratori  con i quali la Regione Veneto ha sottoscritto un contratto di lavoro subordinato non a progetto. E' impossibile capire perchè per pagare regolarmente gli stipendi di questi operai non siano stanziate risorse in modo stabile e pluriennale, alla richiesta di spiegazioni si incappa sempre in uno vergognoso scaricabarile tra dirigenza e tra dirigenza e politica non degno di una pubblica amministrazione.
Zaia cosa intende fare? In questo caso non può prendersela con Roma perchè il problema è tutto veneto a quanto pare, visto che alcune Regioni come la Puglia lo hanno già risolto da tempo.
Chi governa ha il dovere di risolvere tali problemi una volta per tutte, la CUB da parte sua metterà in campo ogni azione utile e necessaria affinchè chi lavora sia pagato regolarmente e chi è precario da una vita sia stabilizzato. La politica veneta ora passi ai fatti concreti a sostegno di questi suoi dipendenti e delle loro famiglie.