Quotidiano | Categorie: trasporti

Tac/Tav: incontro tra comitati Vicenza, Brescia e Verona per azioni future

Di Citizen Writers Venerdi 4 Dicembre 2015 alle 18:35 | 0 commenti

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Riceviamo da Alessandro Fracasso e pubblichiamo

Mercoledì 2 dicembre si sono riuniti a San Martino della Battaglia (BS) i comitati di Brescia, di Verona di Calcinato, del Basso Garda, di Peschiera e in rappresentanza di Vicenza il Comitato cittadini di Vicenza Est per raffrontarsi e concertare future modalità di azione nel campo, ormai di attualità giornaliera, del TAV/TAC che sta investendo le regioni Lombardia e Veneto. 

Dal confronto sono nate delle certezze: le varie amministrazioni del territorio, tranne piccole eccezioni, non si sono curate certo di instaurare dei tavoli pubblici dove informare e discutere con la cittadinanza il problema TAV che attraverserà il loro territorio, vengono saltati a  piè pari gli step operativi che dovrebbero essere obbligatori nel prosieguo delle modalità progettuali, non vengono eseguiti raffronti tra soluzioni alternative e magari meno gravose ed impattanti per il cittadino. In nessun territorio è stata presa in considerazione l’opzione zero e cioè l’opportunità di valutare soluzioni alternative che possano dare risultati soddisfacenti in materia di efficienza ed efficacia evitando di sconvolgere tutto il nostro territorio.

L’opzione zero non è voler bloccare il progresso, come molti pensano, ma è lo studio di alternative che possono portare agli stessi risultati con minore dispendio di energie e di denaro “pubblico”! Una valida alternativa sarebbe l’applicazione di quegli strumenti di controllo digitali (Sistema di Controllo Marcia Treno (SCMT)) sul traffico ferroviario che portino ad una maggiore sicurezza e ad un migliore sfruttamento del traffico residuo che la linea ferroviaria tuttora ha come potenzialità. Tutti noi comitati chiediamo di valutare l’opportunità di miglioramento e quindi di potenziamento) delle strutture esistenti (non si tratta di duplicare la linea, come molti sostengono)! Con un migliore controllo del traffico la capacità residua della linea (tratto Verona-Padova è attualmente di circa 104-106 treni al giorno) verrebbe sfruttata e darebbe quei risultati che altrimenti costerebbero una montagna di quattrini pubblici e che indebiterebbero noi e le future generazioni!

Dalla discussione tra i vari rappresentanti dei comitati è nata la necessità di un contatto preciso e continuo in modo da divulgare tra i comitati e la cittadinanza le varie notizie sul TAV/TAC (visto la carenza informativa da parte delle istituzioni), di un continuo scambio di idee per individuare le modalità di intervento sul tema, la volontà di collaborare con idee ad eventuali “progetti alternativi” perché tutti devono sapere che anche sotto le sigle NO TAV ci sono individui che hanno a cuore il proprio territorio e le sue bellezze e sono e saranno i primi a  richiedere soluzioni alternative al problema. Se il TAV/TAC è veramente di vitale importanza per il nostro territorio e non si riescono ad individuare e adottare altre soluzioni alternative chiediamo solo che siano adottate soluzioni intelligenti, rispettose dell’ambiente ma soprattutto rispettose di chi lo vive giornalmente.


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