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Nota del Gruppo Lega Nord Consiglio regionale del Veneto

“Prendiamo atto che la Moretti oppone la privacy per non rivelare quelli che secondo la stampa sarebbero gli oltre 70 finanziatori della sua Fondazione, sostenendo che tutti gli elementi sono già a disposizione delle Autorità deputate alla vigilanza. Perché allora, visto che è tutto regolare a suo dire, non riferirli alla stampa che li chiede da più di un mese?”. 

I capigruppo di Lega e Zaia-Presidente Nicola Finco e Silvia Rizzotto insistono nel pretendere chiarezza e trasparenza sui finanziatori della campagna elettorale della candidata Alessandra Moretti, ora presidente del Gruppo PD. 

“Già dopo la nostra richiesta di approfondimenti, quattro giorni fa, la spesa totale della Moretti per la sua imponente campagna è raddoppiata, ma restano tutti i nostri dubbi e perplessità. Noi non ci accontentiamo tuttavia di una presunta tutela della privacy quando si tratta di essere trasparenti sui finanziamenti ricevuti. Ricordiamo a Ladylike una frase del presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone, da lei citato per tutta la campagna elettorale per danneggiare inutilmente il candidato Zaia: “Una Fondazione che si occupa soprattutto di politica dev’essere una casa di cristallo. (…) Secondo il codice civile le Fondazioni sarebbero pensate per gestire entità piccole, una biblioteca, un circolo, e per questo hanno criteri di contabilità banali: non era previsto che avrebbero disposto di fondi ingenti. Bisogna avere il coraggio di intervenire. Se lasciamo una prateria completamente libera si rischiano meccanismi pericolosi. Mentre i partiti politici, le fondazioni, le associazioni, che sono organismi vitali per la democrazia, hanno bisogno di strumenti di finanziamento chiari a trasparenti". Bene, Moretti sia trasparente; non vorremmo dover pensare che ci sia qualcosa da nascondere. Da parte nostra continueremo a chiedere i nomi, i cognomi e i numeri di fattura di chi ha elargito contributi elettorali alla sua Fondazione Kairos. Guarda caso, i contributi di piccola entità erano stati pubblicati affrettatamente nel suo sito prima del voto. Ora che sono saliti ad oltre 400.000 euro sono stati repentinamente eliminati. Noi vogliamo sapere da lei, ripetiamo, nomi e cognomi”.