Sciopero e caos treni, Berti: inaccettabile, stiamo pagando le battaglie personali di Renzi
Venerdi 27 Novembre 2015 alle 15:26 | 0 commenti
Movimento 5 Stelle Veneto
Pendolari abbandonati in stazione, convoglio soppressi, treni prima inseriti in fascia garantita e poi fermati senza alcun preavviso. È andata in scena stamani in tutto il Veneto l'ennesima figuraccia delle Ferrovie, che non sono state in grado di gestire uno sciopero del personale. Molti treni dell'ora di punta mattutina sono stati fermati nonostante Trenitalia avesse assicurato l'inserimento nella fascia garantita: centinaia di pendolari, ad esempio, si sono trovati sulla banchina della stazione di Padova senza sapere più cosa fare e dove andare.
Le biglietterie dei bus sono state prese d'assalto, mentre l'intero assetto regionale piombava nel caos.
"L'odissea dei pendolari non finisce mai – tuona Jacopo Berti, capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale - Non lo accetto, mi batto da sempre per i pendolari e non mollo un centimetro fino a che a queste persone, che sono il motore del Veneto che lavora, non sarà garantita la possibilità , semplicemente, di andare al lavoroâ€.
“Nel caso specifico la situazione è ancora più grottesca perché veniamo a pagare le battaglie personali di Renzi – rivela Berti - il caos scoppiato nelle ferrovie a seguito dei suoi giochi di poltrone ricade sui veneti che lavorano. Questo è inaccettabile. A noi non interessa se nel Cda di Fs debba andare un amico della Boschi o se la società deve esser privatizzata. A noi interessa andare a lavorare, sapere che arriveremo in ufficio o in fabbrica in orario, e che potremo tornare a casa per cena".Accedi per inserire un commento
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