Regione sottoscrive quasi 70 mln di mutuo per l'edilizia scolastica
Venerdi 29 Gennaio 2016 alle 16:28 | 1 commenti
Regione Veneto
Finalmente i comuni e gli altri enti locali beneficiari dei fondi destinati dallo Stato all’edilizia scolastica nell’ambito della strategia nazionale per la “Buona scuolaâ€, potranno dare seguito ai progetti elaborati al fine di favorire interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica.
E all’alta formazione artistica, musicale e coreutica e immobili adibiti ad alloggi e residenze per studenti universitari, di proprietà degli enti locali, nonché per procedere alla costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici o realizzare palestre scolastiche nelle scuole o altri interventi volti al miglioramento delle palestre scolastiche del Veneto.
Il vicepresidente della Regione e assessore al bilancio e agli enti locali, Gianluca Forcolin, ha comunicato infatti che, dopo un lungo periodo di elaborazione e validazione da parte dei Ministeri competenti (MIUR – MEF e MIT ) degli strumenti normativi e contrattuali necessari a consentire la sottoscrizione dei contratti di mutuo alle Regioni, il Veneto ha potuto sottoscrivere il contratto di mutuo per l’edilizia scolastica con provvista BEI (Banca Europea per gli Investimenti) con la Cassa Depositi e Prestiti (C.D.P.). Dei 905 milioni di euro messi a disposizione dalla BEI alla C.D.P. per gli interventi di edilizia scolastica autorizzati la Regione del Veneto potrà usufruire della cifra complessiva di 68.783.506,00 euro.
“E’ stata una corsa contro il tempo – commenta Forcolin - considerato che la C.D.P. ha comunicato la deliberazione dell’affidamento del prestito a favore del Veneto con oneri a carico dello Stato, richiesto prontamente dalla Regione non appena è stato giuridicamente possibile, solo in data 17 dicembre 2015â€.
Forcolin precisa tuttavia che la Regione resta ancora ad oggi in attesa di ricevere da MIUR/MEF, interpellati in tal senso ancora prima della stipula del contratto di mutuo, l’autorizzazione a considerare certa ed usufruibile anche la quota che doveva essere richiesta in erogazione nell’anno 2015 ma che, per motivazioni legate ai ritardi ministeriali nell’approvazione degli atti necessari alla stipula, non si è potuto richiedere.
“Poiché di tale riserva – spiega Forcolin - ha preso atto anche la C.D.P. nel fornire alla Regione del Veneto lo schema non modificabile di contratto da sottoscrivere, abbiamo buone speranze che lo Stato alla fine autorizzi la disponibilità sull’anno 2016 anche della quota del 2015, pari ad 20.635.051,00 euro, che va a comporre il totale di fondi destinati al Veneto per un’attività non più rimandabile, dati gli incidenti già occorsi a diversi istituti scolastici italiani.â€
I Comuni possono comunque oggi proseguire nelle fasi attuative, necessarie ad utilizzare i fondi assicurati alla Regione dall’Area Bilancio, direttamente con le strutture dell’Area Lavori Pubblici cui fanno capo le successive attività gestionali relative alla richiesta e attribuzione dei fondi per i lavori già ammessi ed inseriti nella programmazione regionale.
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