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Maria Rosa Pavanello, presidente di Anci Veneto e vicepresidente di Anci nazionale interviene in occasione del 24° anniversario dalla morte del giudice Giovanni Falcone a Capaci
“… gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”. Ritengo sia questa la frase che meglio può ricordare il valore e la lungimiranza del giudice Giovanni Falcone. Oggi, 23 maggio, ricorre l’anniversario della strage di Capaci ed è simbolicamente la giornata della legalità.

Commemorare il giudice Falcone, la sua compagna, gli uomini della scorta, ma anche tutte le vittime innocenti della mafia, del terrorismo e di ogni forma di criminalità, che hanno pagato con la vita per svolgere il proprio lavoro, è un atto di rispetto e responsabilità. Sono donne e uomini che con il loro sacrificio riempiono di valore e significato le parole giustizia, legalità, solidarietà.

Le idee del giudice Falcone e di tutte le persone che hanno perso la vita lottando contro la mafia e la criminalità, devono camminare sulle gambe delle nuove generazioni perché il futuro della società dipende da loro. Da amministratori, ma soprattutto da uomini e donne, dobbiamo lavorare per far germogliare il senso di legalità nei giovani, rinforzarlo negli adulti e nelle istituzioni. Lo possiamo fare agendo sui nostri territori, anche ricordando esempi come quello di Falcone e Borsellino. Questa è la nostra vera arma di difesa.