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Migranti, Laura Puppato: Lega Nord attacca l’incendio e poi grida che non ci sono gli estintori
Giovedi 12 Maggio 2016 alle 12:10 | 2 commenti
Riceviamo da Laura Puppato, senatrice Pd, e pubblichiamo
La Lega Nord è un partito che attacca l’incendio e asporta gli estintori per poi gridare al fuoco e lamentarsi che non si spegne, dimostrando d'essere un movimento politico che non offre alcuna soluzione concreta e percorribile puntando solo ad aggravare le situazioni difficili al fine di guadagnare consenso, anziché cercare responsabilmente di risolverle. Quando Zaia o Salvini gridano: noi lo avevamo detto, che bisognava andare a creare campi profughi sulle sponde sud del Mediterraneo! o non sanno di che parlano o sono in malafede.
Non c’era alcuna reale possibilità infatti, che il nostro Paese occupasse territori altrui portando le proprie forze dell’ordine in una nazione straniera senza un patto preventivo con un Governo ospitante o l’egida dell’ONU, di fatto, una proposta del genere vuole dire entrare in guerra con un'altra nazione. Con le conseguenze immaginabili la politica non è fatta di spot, ma di lavoro duro e misconosciuto dietro le quinte, come quello che invece nel silenzio, hanno fatto Gentiloni e Mogherini nel corso di quest'anno e ora, solo grazie a questa fondamentale opera abbiamo in Libia un governo e un interlocutore con cui possiamo trattare campi profughi, controllo degli scafisti e dei flussi migratori.
La Lega Nord, con Zaia e i propri sindaci, è la principale responsabile del dramma che si vive in alcuni comuni veneti, dove centinaia di immigrati sono ammassati in condizioni al limite del disumano, perché non si è voluto percorrere la strada dell’accoglienza diffusa che, dove è stata applicata, non ha comportato alcun problema e gli esempi sono decine di migliaia  in tutto il paese e anche da noi. È chiaro a tutti che stiamo cercando, anche e soprattutto grazie alla cooperazione internazionale, di fare in modo che ognuno possa restare a vivere nel proprio paese, ma di fronte a movimenti epocali come quelli che stiamo vivendo, gli slogan quando va bene non servono a niente, quando va male, come nel nostro caso, fanno solo danni. E non è serio che l'incendiario sia l'istituzione regionale.
Commenti
zenocarino
Inviato Giovedi 12 Maggio 2016 alle 18:00
Libia,non c'è Referente, perché Napolitano del PD, ha voluto "liberare la Libia" da Gheddafi. Ora stiamo pagando tutti, per gli errori di scelte volute dalla sinistra incapace.
Inviato Venerdi 13 Maggio 2016 alle 17:18
Basita nel leggere la straordinaria interpretazione ".... abbiamo in Libia un governo e un interlocutore con cui possiamo trattare campi profughi, controllo degli scafisti e dei flussi migratori...", bisognerebbe aggiungere "finché dura" e "non è detto che duri"...Gli onorevoli e i senatori dovrebbero scendere dal loro piedistallo di "non sapere" e chiedere a chi in Libia ha vissuto e dalla Libia è stato costretto fuggire, come funzionano le cose laggiù...lo chiedano ai cristiani (non tocco i miei fratelli Ebrei perché sarebbe banale) egiziani che hanno lavorato in Libia....lo chiedano ai cinesi, ai filippini...
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