Lupi in Veneto, Guarda (AMP): "La confusione nasconde i ritardi della Regione. Fare squadra coi territori"
Sabato 12 Agosto 2017 alle 14:32 | 0 commenti
 
				
		"Entro luglio 2017 saranno centoottanta i recinti elettrificati installati: sessanta in Lessinia, sessanta in Asiago, sessanta in Belluno", Così, l'11 luglio 2017, scriveva l'Assessore Pan in una nota destinata al Consiglio regionale in occasione della votazione di alcune mozioni che non erano contro il lupo, bensì contro il progetto Wolfalps, contro quindi i soldi stanziati dall'UE per mitigare i danni del lupo ad allevatori, mandrie e greggi. Ad oggi, scrive nella nota che pubblichiamo la consigliera regionale Cristina Guarda (AMP), le previsioni dell'Assessore appaiono troppo rosee: è da mesi che gli allevatori attendono queste installazioni e ancora non ne hanno avuto notizia. Per non parlare che buona parte dovevano già essere state consegnate nel 2016. Per questo chiedo all'assessorato di fare chiarezza sui numeri e sulle scadenze, quelli reali.
Non c'è tempo da perdere: settembre e ottobre sono i mesi che  preoccupano di più gli allevatori e sono passati 2 anni da quando, nel  2015, in Consiglio Regionale denunciavamo l'urgenza di proseguire in  quarta nell'attuazione di tutti i passaggi previsti dal progetto  Wolfalps, specialmente per indennizzi e prevenzione, da sempre in azione  al rallentatore: eppure all'epoca noi consiglieri di minoranza venivamo  derisi in aula, con ululati di scherno da parte di alcuni consiglieri  di maggioranza, gli stessi che oggi si accodano nel domandare la celere  messa in atto delle stesse misure di prevenzione.
 E dovranno  essere proprio loro a chiarire con quali soldi prevedono di attuare  questi interventi, visto che è proprio la maggioranza in Consiglio che  ha richiesto alla Giunta la recessione dal progetto Wolfalps,  rinunciando quindi a quelle importanti risorse finanziarie. Attenzione,  però: non si pensi di piangere a Roma né di usare le risorse per lo  sviluppo di agricoltura e allevamento. Sarebbe l'ennesima beffa per gli  agricoltori e gli aspiranti all'autonomia differenziata.
Sarà il caso  che l'assessore prenda coraggio, quindi, e indirizzi la sua maggioranza  verso posizioni congruenti alle sue giuste ma tardive iniziative: è  necessario aiutare a far convivere le comunità con una specie protetta,  dando gli strumenti per mitigare le difficoltà. Wolfalps è il progetto  responsabile per attuare le buone pratiche realizzate da allevatori e  cittadini in aree che da decenni si confrontano con la presenza del  Lupo. Anche il territorio è pronto a collaborare, ma è giustamente  esigente e richiede una Regione coerente e di certo non ballerina,  ritardataria e confusa nei messaggi: se si fa squadra si vince e si  gestisce bene un territorio, facendo demagogia e allarmismo, invece, si  creano solo malumori e danni, non solo agli allevatori.
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