Le donne dimenticate in una Vicenza che fu: presentato il secondo volume di "Vicenza, Emozioni in Cammino"
Mercoledi 30 Novembre 2016 alle 11:32 | 0 commenti
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Alla presenza di una sala gremita di persone, con la partecipazione di comparse che indossavano vestiti d’epoca – confezionati ad arte da Lucia Fortuna, accompagnato dal sottofondo musicale di un flauto traverso, sabato scorso nella cornice di Sala Stucchi del Comune di Vicenza ha avuto luogo la presentazione del secondo volume di Vicenza, Emozioni in Cammino. Il vicesindaco Bulgarini – presente in sala - nello sposare questo progetto, ha sottolineato quanto fosse importante, ridare una lucidatura alla storia della città di Vicenza che si è accavallata nei secoli ma, soprattutto farlo con gli strumenti utilizzati dalle nostre autrici, cioè quelli che contribuiscono a costruire comunità .Moderatore della serata – per la seconda volta - è stato il presidente dell’Associazione Amici dei Monumenti, dei Musei e del Paesaggio per la città e la provincia di Vicenza e della Biblioteca Internazionale ‘La Vigna’, Mario Bagnara, il quale nell’introdurre i vari referenti, ha evidenziato come questo progetto sia particolarmente itinerante, originale, con un elaborazione consolidata, sofferta ma, risultato di tanta dedizione, tenacia ed entusiasmo.
Il tutto è stato impreziosito dalla presenza di Liliana Boni che magistralmente ha letto stralci del libro facendoci immergere in situazioni, immaginare volti di una città che fu. Usi e costumi di un popolo che sente il bisogno di far rivivere, almeno nel ricordo, le figure femminili vicentine. Sì, perché sono proprio le donne dimenticate, ma impavide, intrepide, disinvolte e leali le protagoniste assolute che hanno dato lustro a scenari della città palladiana come i due corsi d’acqua – il Bacchiglione e il Retrone –, Monte Berico passando per quelle che sono per eccellenza da considerare i beni storici che rendono famosa Vicenza, le Ville Palladiane.
Questo è il secondo omaggio alla città veneta che le quattro autrici – Rossella Menegato, Manuela Brocco, Mariapia Ciani, Giorgia Costeniero - hanno deciso di fare. Un progetto – destinato in principio solo ai più piccini - ancora più emozionante del primo in quanto, frutto di una maggiore consapevolezza.
“Con questo secondo volume mi sento ancora più responsabile perché non vorrei deludere le persone che si sono fatte coinvolgere. È la mia più grande soddisfazione in quanto, coinvolgendo tante persone ha portato a superare l’individualismo†– queste le parole di colei che può essere considerata non solo come l’ideatrice di questo progetto, ma anche di colei che funge da collante e faro che illumina tutto il percorso, Rossella Menegato.
50 sono in totale i collaboratori che hanno apportato il loro contributo. 17 sono gli illustratori che hanno dato vita a 110 disegni rispetto ai 70 del libro precedente. Ben 9 istituzioni – rispetto alle 6 dell’anno precedente – hanno deciso di patrocinarlo. 4 le parti narrative, divise in 2 itinerari, suddivisi a loro volta in 2 tappe. 2 scritture diverse, ma che si sposano totalmente: quella vivace e armoniosa della Menegato; quella riflessiva e rassicurante della Brocco. Proprio quest’ultima evidenziando quest’aspetto si è ricollegata ad un altro rapporto di contrapposizione esistente nel libro, tale da considerarli come il diavolo e l’acqua santa: la via dei fiumi e il Monte che li sovrasta. Luoghi che fungono da pretesto per raccontare storie. La città come teatro di storia. Una storia non troppo lontana da noi.
5 composizioni in rima, rispetto alle 3 del primo volume, sempre a cura di Mariapia Ciani la quale, ha affermato che il pregio di questo progetto è stato di aver dato all’arte la sua funzione. Ridare lustro alle pagine di un libro, perché la carta è emozione. La sua partecipazione nel parlare di una città diversa da quella che ha visto i suoi natali è data dal grandissimo affetto ricevuto dalla famiglia Zaltron che l’ha accolta più di dieci anni fa in città .
La sezione dedicata al palato è stata ancora una volta curata con la collaborazione di Umberto Riva.
A confezionare il tutto, a coordinare le tante penne che vi hanno partecipato, a valorizzare questo arduo lavoro anche quest’anno c’è stata la presenza insostituibile della Costeniero la quale, ha puntualizzato che per dare la giusta importanza a tutti coloro che con le loro illustrazioni hanno voluto condividere questo progetto ma, che purtroppo non hanno trovato spazio nel libro, sarà dedicata una mostra al fine che tutti possano ammirare la loro arte.
In attesa del terzo volume che è in divenire – e tratterà dei quattro antichi borghi, con un impostazione completamente diversa - a questo secondo volume seguiranno le passeggiate – anche in lingua inglese – che riprenderanno tra marzo e aprile, di cui 2 dirette ad aiutare il reparto di cardiologia dell’ospedale di Vicenza; una rappresentazione teatrale prevista per l’8 marzo – in occasione della festa delle donne; i percorsi nelle scuole superiori.
L’unica cosa che resta da fare ora è di armarci di immaginazione e calarci in queste pagine, lasciarci trasportare nella Vicenza di altri tempi, tra storia e leggenda, realtà e fantasia “nella città più bella che ci siaâ€.
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