Immigrati, Zaia: 23,444 di cui circa il 60% sono già fantasmi. E' traffico di carne umana
Mercoledi 29 Giugno 2016 alle 16:17 | 0 commenti
Il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia snocciola dati inediti commentando la situazione dell’immigrazione in Veneto e il fenomeno degli sbarchi in Italia
Secondo i dati in nostro possesso, gli immigrati arrivati in Veneto a tutto il 23 giugno scorso sono stati 23.422, quelli presenti nelle strutture temporanee 9.386. Il 59,92% di queste persone, cioè 14.036, sono di fatto fantasmi: nessuno si sa chi siano, dove siano, cosa facciano, se soffrano o se siano entrati nel giro della malavita. Nel frattempo i dati della Prefettura di Vicenza su quattro mesi di lavoro della commissione per il riconoscimento dello status, attestano che 4 richiedenti su 5 non sono considerabili rifugiati.
E ora dove andranno? Cosa ne faranno? Il Governo sa dirci con certezza se andranno in un altro Paese europeo o se saranno rimpatriati? E se sì, come e quando? La situazione sfugge di mano a chi dovrebbe governarla ogni giorno di più. Lo dicono i numeri e i numeri non mentono.
Chiamare questa situazione emergenza è poco perché siamo di fronte a un fenomeno che l’inerzia europea e italiana non sono capaci nè di disciplinare, né di arginare. Ogni giorno qualcuno si inventa qualcosa, molti dichiarano a sproposito che tutto è sotto controllo, annunciando nuovi vertici prevedibilmente simili ai precedenti, cioè perfettamente inconcludenti. Intanto gli immigrati arrivano ogni giorno, e praticamente ogni giorno vengono scaricati come pacchi postali, senza rispetto né per la loro dignità né per i territori e per i Sindaci, che vengono costretti ad affrontare situazioni impossibili e socialmente a volte pericolose. Solo scorrendo la stampa di oggi troviamo Marostica (Vicenza) che dice no ai profughi a San Floriano; Mozzecane (Verona) con il Comune che fa muro contro la decisione della Prefettura di ospitare immigrati in case private, definendola un atto di forza; il Conselvano (Padova) i cui Sindaci ‘arrabbiati’ dicono ‘basta ai migranti’. Non sono razzisti, sono bravi amministratori che non ce la fanno più.Intanto gli eurosauri di Bruxelles si stracciano le vesti per la ‘Brexit’ inglese che, a prescindere dagli effetti reali che avrà , è un messaggio chiaro di un popolo contro l’inefficienza e la lontananza dalla realtà dei territori della burocrazia europea, cadregara, parolaia e nulla più. Nessuno di costoro si è ancora chiesto perché è successo? Di certo uno dei perché è l’immigrazione numericamente insostenibile, spesso irregolare, che in Inghilterra ha messo in crisi il sistema del welfare e quello del lavoro e che, se non si fa qualcosa di concreto, presto porterà ad altre Brexit da parte di popoli che chiedono di essere governati, non comandati a bacchetta, subendo ora le tasse esagerate, ora il taglio della loro assistenza sanitaria o sociale, ora l’ossessione della burocrazia, adesso anche l’immigrazione di massa, troppo spesso irregolare, quasi sempre mal gestita, sempre sottovalutata in nome di un buonismo ipocrita che non intende rendersi conto che a tutto c’è un limite. L’unica vera risposta umanitaria da dare è il blocco dei traffici di carne umana che produce un business miliardario e planetario; la creazione di centri di accoglienza sulle coste del Nordafrica dove curare i bisognosi, identificare tutti e respingere chi non è un vero profugo; la conseguente attivazione di corridoi umanitari che portino in salvo chi fugge davvero da fame, guerre e persecuzioni etniche o politiche; l’utilizzo dei miliardi di euro che ora si buttano in un’accoglienza che non è tale per creare le occasioni di sviluppo, case, scuole, ospedali, lavoro, nei Paesi da cui i flussi originano.
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