Fantò: tra enormi disagi, inizia l'anno scolastico in Veneto
Lunedi 14 Settembre 2015 alle 15:22 | 0 commenti
Riceviamo da Luca Fantò, coordinatore PSI scuola del Veneto, e pubblichiamo
Inizia l’anno scolastico ed i problemi che sino a ieri assillavano la scuola statale italiana continuano a colpire il nostro sistema d’istruzione. Centinaia le cattedre che in Veneto non hanno ancora un titolare e neppure un supplente, mentre molte scuole sono costrette ad orari ridotti.Â
Le assunzioni sinora hanno coperto appena il “turn over†e, nonostante siano ancora molti gli abilitati senza cattedra, già si pensa ad un nuovo concorso che potrebbe creare altre schiere di insegnanti precari.
E’ un anno di passaggio questo, ma, come nel caso degli “esodati†della legge Fornero, una buona legge non dovrebbe creare problemi, bensì risolverli.
Sembrerebbe tutto uguale agli anni precedenti ma in realtà si è persa un’occasione per cambiare e migliorare la scuola pubblica, rendendola efficiente, facendone un’eccellenza italiana.
La precarietà esiste ed esisterà ancora, accresciuta poiché col tempo anche la titolarità di cattedra verrà messa in discussione; il merito viene premiato con somme irrisorie “spalmate†su pochi docenti e quindi gli stipendi del personale scolastico continuano ad assomigliare più ad un rimborso spese che al compenso di un professionista; la possibilità di concedere insegnanti di sostegno alle classi è stata ulteriormente ridotta e ridotti potrebbero essere i fondi per l’accoglienza e l’alfabetizzazione degli stranieri.
Il PSI del Veneto perciò lancia ancora una volta un appello ai Parlamentari eletti nella nostra Regione affinchè: al più presto si reperiscano fondi per proporre un reale adeguamento degli stipendi ai livelli dei docenti dei Paesi europei che oggi rappresentano l’eccellenza nel campo dell’istruzione; si riaffermi e si applichi il principio per cui la scuola non statale deve poter esistere senza finanziamenti diretti od indiretti da parte dello Stato; si sostenga con decisione una fase transitoria di stabilizzazione pluriennale per i docenti abilitati e non ancora assunti; si vigili sulla correttezza dei futuri concorsi; si ripristinino le graduatorie provinciali con punteggi trasparenti e quindi si aboliscano gli albi territoriali; si introduca un oggettivo sistema di valutazione dei docenti basato, ad esempio, sul successo scolastico degli alunni.
Il PSI Veneto organizzerà entro settembre un convegno con l’obiettivo di informare i cittadini sulla reale condizione e sulle prospettive della nostra scuola.
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