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Escavazione fiumi, Puppato (PD): dimezzamento tariffe nasconde interessi
Mercoledi 30 Settembre 2015 alle 20:55 | 0 commenti
Nota di Laura Puppato, PD
È davvero incredibile la notizia per cui, in aperto conflitto con le migliori regole sull'escavazione degli ecosistemi fluviali, la Regione Veneto non solo insista con l'escavazione selvaggia ma addirittura dimezzi le tariffe per l’estrazione degli inerti. Voglio ricordare che nel collegato ambiente, proprio oggi votato in commissione in Senato, sono stati accolti emendamenti che a tal proposito dicono:
"si eviti ogni artificializzazione dei corridoi fluviali riducendo il rischio idraulico, compreso il più ampio spazio di mobilità laterale dei fiumi stessi e ogni asportazione di materiale litoide persino vegetale deve essere giustificato e valutato anche in relazione alla traiettoria evolutiva. Inoltre all'esportazione dal corso d'acqua dei sedimenti è da privilegiare la reintroduzione del materiale in tratti individuati. ..."
Dunque una scelta che viene assunta come naturale ma che è invece scellerata e che dimostra quanto potenti siano gli interessi che stanno dietro il voto regionale di Maggio scorso, altroché le accuse ad Alessandra Moretti per scarsa trasparenza sul finanziamento pubblico! Sarà un caso ma a distanza di qualche mese calano dalla giunta regionale 'regalie' che. a mio avviso, richiedono un'accurata verifica della Corte dei Conti, facendo supporre che l'interesse primario non sia affatto quello dei fiumi e del dissesto idraulico e geologico...
Voglio ricordare oltretutto che le imprese di escavazione, quando vengono autorizzate allo scavo nei propri terreni, quel terreno lo pagano, versano cifre importanti alle case vicine e ai comuni in cui operano per i danni ambientali prodotti, realizzano arterie stradali per giungervi ....insomma su di loro gravano costi importanti. Grazie all'assessore Bottacin invece, con una pessima giustificazione, possono ivi recarsi e scavare, dimezzando persino il già limitato prezzo per lo scavo già previsto da tempo dalla Regione Veneto!
La Regione Veneto, secondo il suo Presidente, si batte così contro il dissesto idraulico (!?) e così va a cancellare tranquillamente decine e decine di milioni di euro nel sociale, motivando con sofferenze di cassa, quando ammette regalie di questa dimensione e valore? E soprattutto dopo aver dimostrato di non aver mai saputo emanare un Piano Regionale per le Attività Estrattive, sempre guarda caso.
In casi come questo, "a voler pensar male, si fa peccato ma certo quasi sempre ci si indovina", viene più di un dubbio di essere di fronte ad do ut des da tenere in serbo per il dopo elezioni e ben ricompensato. Auspico in un'interrogazione dei colleghi del PD regionale perché trovo questo un grave errore politico ed una sorta di beffa economica per la Regione.
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