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Emergenza smog, riunione regionale straordinaria. Variati: incontro nato grazie a ordinanza Provincia di Vicenza

Di Edoardo Andrein Mercoledi 30 Dicembre 2015 alle 22:46 | 0 commenti

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Riunione straordinaria del Comitato di Indirizzo e Sorveglianza (CIS), insieme ai rappresentanti delle regioni e degli enti locali, stasera 30 dicembre a Venezia per individuare le linee comuni regionali di contrasto alle situazioni di criticità dovute all'accumulo degli inquinanti pm10 nei bassi strati dell’atmosfera. Negli ultimi giorni l’emergenza è diminuita grazie alla nebbia che ha contribuito ad abbattere le polveri sottili e al vento che ha ripulito l’aria, ma il territorio veneto rimane uno dei più inquinati in Italia ed Europa.

L’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin ha presieduto la riunione poco dopo essere stato in videoconferenza con il ministro all'ambiente Gian Luca Galletti. Riunione con il ministro che Bottacin ha definito però deludente:

"Poche le risorse previste a livello nazionale (12 milioni) e destinate solo alle misure per il trasporto pubblico locale, mentre non si è parlato dei problemi legati al riscaldamento domestico. Il Veneto insieme alla Lombardia ha comunque ribadito che le criticità dell’aria sono sostanzialmente un problema del bacino padano e qui dovrebbero essere concentrate tutte le risorse disponibili. E’ già stato firmato anche un accordo di programma con il ministero dell’ambiente per l’adozione coordinata e congiunta di misure di risanamento della qualità dell’aria nel bacino padano che prevede precisi impegni delle Regioni e dello Stato e il riconoscimento della specificità padana in sede europea. Non essendoci stata condivisione, le regioni padane hanno chiesto e ottenuto un incontro con il ministro, probabilmente il 12 gennaio".

“I dati scientifici e oggettivi – ricorda l’assessore – dimostrano che gli interventi spot non funzionano mentre quelli strutturali nel medio e lungo periodo stanno dando risultati positivi. In base alla normativa in vigore la possibilità di emettere ordinanze per l’inquinamento atmosferico nelle città resta in capo ai sindaci, concordando a livello provinciale gli interventi da attuare in specifici Tavoli Tecnici Zonali. Fondamentale è la raccolta dei dati effettuata da ARPAV e dettagliati a livello di singolo comune, da cui risulta che le sorgenti principali degli inquinanti sono il riscaldamento domestico, in particolare la combustione di biomasse, e le emissioni prodotte dal traffico dei veicoli sulle nostre strade”.

“Non siamo però all’anno zero – conclude Bottacin – e gli interventi strutturali messi in campo da tutte le amministrazioni hanno consentito negli ultimi cinque anni una significativa riduzione media degli inquinanti a livello regionale. L’azione proseguirà con il nuovo Piano Regionale di Tutela e Risanamento della qualità dell’aria, adottato dalla Giunta e ora all’esame del Consiglio".

A guidare la delegazione di Vicenza composta dal Consigliere Delegato Giampietro Dalla Costa, dal Segretario Generale Angelo Macchia e dalla funzionaria Chiara Garbin, responsabile provinciale della Protezione Civile, il Presidente della Provincia Achille Variati:

“Avanti adagio – esordisce il presidente e primo cittadino berico - Abbiamo appena iniziato a percorrere una strada difficile ma importante. Dobbiamo superare l'emergenza ed anche qui creare sinergie vaste e soprattutto azioni condivise da tutti, perché l'inquinamento è un problema di tutti, inutile chiudersi nel proprio giardino”.

“Questo incontro – continua Variati – è nato proprio sull'onda lunga della ordinanza della Provincia di Vicenza e mi fa molto piacere che la Regione Veneto abbia raccolto la nostra preoccupazione. L'auspicio ora è che la stessa Regione si faccia promotrice del coordinamento territoriale. Servono azioni condivise e soprattutto efficaci. L'Assessore Bottacin ci ha comunicato che avrà presto un incontro con il Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti sulla questione, con particolare riferimento all'area della Pianura Padana, e questo significa comunque portare all'attenzione del Paese una problematica importantissima”.

Il Consigliere Dalla Costa, infine, fa notare la criticità di questa macro area nota da tempo e per la quale non si dovrebbe più “camminare” ognuno per conto proprio:

“Ci vogliono interventi non saltuari ma strutturali – spiega - Le ordinanze sono servite anche a sottolineare la gravità della situazione ma da sole non bastano. Bisogna cominciare a pensare davvero di limitare le fonti di inquinamento, principalmente caldaie e automobili. La questione è sempre il modo, credo che migliorare l'efficienza degli impianti di riscaldamento ed intervenire sugli uffici pubblici e privati affinché migliorino l'isolamento termico e dunque consumino meno, siano passi concreti ed importanti. Ma ha ragione, però, il Presidente Variati, serve che la Regione Veneto assuma il coordinamento, perché le azioni debbono essere necessariamente forti ed incisive ed i singoli Comuni, nonostante la grande attenzione e la sensibilità dimostrate in questi giorni, da soli possono fare ben poco”.

Intanto a livello veneto si procederà, come richiesto dal CIS, con un’azione informativa nei confronti di tutti i comuni sui dati ARPAV e con una verifica dei contenuti di tutte le ordinanze comunali che sono state adottate. Successivamente alla riunione con il ministro, il CIS sarà riconvocato per la definizione di linee guida omogenee da suggerire ai comuni nelle aree che dovessero trovarsi accomunate dalle stesse condizioni di criticità dell’aria.


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