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Donazzan: chiediamo a Eni di rispettare gli impegni per Porto Marghera

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 11 Dicembre 2015 alle 17:51 | 0 commenti

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Regione Veneto
“Chiedo a Eni e al governo il rispetto degli impegni presi per Porto Marghera. In gioco non c’è solo la difesa dei posti di lavoro, che è pur sempre una questione essenziale per tutti noi e per il Veneto, ma il futuro strategico della chimica e il disegno di sviluppo del nostro Paese che nel settore chimico ha maturato un ruolo di leadership”.

È quanto dichiara l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan al termine dell’incontro con le parti sindacali, convocato oggi d’urgenza a palazzo Ferro-Fini, a latere dei lavori consiliari sul Documento di economia e finanza regionale. Un incontro sollecitato dagli stessi sindacati della chimica e dalle forze politiche di diverso colore politico, in merito alla ventilata vendita di Versalis ad investitori esteri e al possibile disimpegno di Eni da Porto Marghera.
“La Regione Veneto è sempre stata in prima fila nella difesa e nella riqualificazione del sito produttivo di Porto Marghera – ha ricordato l’assessore Donazzan – e ora intende richiamare tutti i soggetti coinvolti, in primis il governo e l’Ente nazionale idrocarburi, al rispetto degli impegni presi, nel 2010, quando il polo industriale veneziano è stato riconosciuto “area di crisi complessa”, poi con l’Accordo di programma del 2012 che ha favorito investimenti nella chimica sostenibile, con il successivo Protocollo d’intesa del 14 novembre 2014 e, da ultimo, con l’accordo di gennaio 2015 per la riconversione e la riqualificazione ambientale di Porto Marghera. Tutti passaggi istituzionali condotti ai massimi livelli, sotto l’egida del ministero per lo Sviluppo economico e quello dell’Ambiente, che hanno confermato e rilanciato la vocazione produttiva di Porto Marghera, la sua valenza infrastrutturale e il suo profilo di ‘cluster tecnologico nazionale’ per la ‘chimica verde’”.
“Eni oggi non può svolgere la parte del ‘convitato di pietra’ e mostrarsi disinteressato e lontano dagli interessi e dagli  impegni assunti nei territori – conclude Donazzan - 
Con il presidente Zaia, che è sempre stato al nostro fianco in questa battaglia, e d’intesa con le organizzazioni sindacali, la Regione Veneto chiederà al governo di convocare urgentemente i vertici di Eni per ribadire il rispetto degli accordi sottoscritti e del relativo piano di investimenti. L’Ente Nazionale Idrocarburi non può investire all’estero se prima non tiene fede agli impegni assunti all’interno dei confini nazionali”.

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