CUB dura con Donazzan e CGIL CISL UIL: "sindacalismo concertativo torna alle origini fasciste"
Giovedi 21 Gennaio 2016 alle 23:00 | 0 commenti
Riceviamo da Cosimo Scarinzi, CUB, e pubblichiamo
Il sindacalismo concertativo torna alle origini fasciste e si fa apertamente sindacalismo corporativo. Di fronte al crescere di lotte fuori dal loro controllo, padronato, sindacati istituzionali, potere politico sperimentano sul campo nuove "regole d'ingaggio" per contrastare le organizzazioni sindacali conflittuali e il conflitto sociale. Quanto oggi avviene in Veneto, se non sapremo contrastare quanto pretendono di imporci, si tradurrà in norme generali.
La loro pretesa di regolare dall'alto la lotta sindacale però rende evidente che la loro capacità di controllo sui lavoratori è in crisi e che la loro legittimità dipende da governo e padronato.
A maggior ragione è necessaria la mobilitazone indipendente dei lavoratori e l'unità del sindacalismo di base, del sindacalismo che non si è piegato all'accordo infame sulla rappresentanza del 10 gennaio 2014 in cambio di privilegi, del sindacalismo che vede negli interessi di classe l'unico riferimento al quale tenersi.
Di seguito l'agenzia di stampa a cui si fa riferimento:
GRANDE DISTRIBUZIONE: TAVOLO IN REGIONE CONTRO MOBILITAZIONI SELVAGGE, ASSESSORE DONAZZAN A PREFETTI “RIPRISTINARE LEGALITAâ€
(AVN) Venezia, 19 gennaio 2016
Rispetto delle regole, condizioni di legalità e tavolo di monitoraggio sulle relazioni sindacali. Sono queste le richieste che i rappresentanti dei sindacati e della grande distribuzione, coordinati dall’assessore al lavoro della Regione Veneto Elena Donazzan, rivolgono ai titolari delle sette Prefetture venete perché sia garantita l’agibilità dei siti di produzione della grande distribuzione e si prevengano le mobilitazioni non regolari, o non autorizzate.
Oggi, a palazzo Balbi, i rappresentanti dell’imprenditoria e delle maggiori sigle sindacali della grande distribuzione, convocati dall’assessore Donazzan a seguito di agitazioni e scioperi non regolari avvenuti nelle più importanti piattaforme di logistica, hanno sollecitato formalmente l’intervento tempestivo delle Prefetture territorialmente competenti. “Pur ribadendo il diritto di sciopero per rivendicare le proprie richieste - riassume l’assessore veneto - il tavolo regionale ha stigmatizzato ogni comportamento violento o intimidatorio posto in essere verso la committenza e gli altri lavoratori. Per questo motivo sollecitiamo l’intervento tempestivo delle Prefetture per ripristinare la legalità e l’agibilità dei cantieri. Gli episodi accaduti nelle ultime ore devono essere circoscritti con tempestività per evitare che si legittimino comportamenti soggetti al di fuori delle regole e della democraziaâ€.
Nella lettera inviata ai sette prefetti, la Regione, la Provincia di Padova, le organizzazioni sindacali regionali di Cgil, Cisl e Uil, Legacoop e le società Prix, Despar–Aspiag Service, Trasporti Romagna-Mg Service, Alì e Unicomm hanno proposto, inoltre, la costituzione di un tavolo permanente tra le parti sociali (Logistica della distribuzione, agroalimentare, industriale e spedizionieri), a regia regionale, con funzione di monitoraggio e di facilitazione delle relazioni sindacali. “Il tavolo – sottolinea Elena Donazzan - darà riconoscimento e legittimazione ai soggetti che operano nel rispetto delle regole e segnalerà quei soggetti che operano in violazione dei contratti collettivi e della normativa previdenziale e fiscale, nell’intento ulteriore di contrastare sul nascere ogni forma di dumping socialeâ€.Â
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