Caretta (Confavi): fermare modifiche a porto d’armi
Venerdi 2 Ottobre 2015 alle 17:15 | 0 commenti
CONFAVI, Confederazione della Associazioni Venatorie Italiane
La Commissione Affari Istituzionali del Senato ha calendarizzato il Disegno di Legge n. 583 sulle armi legalmente detenute dai cittadini italiani. Nel Disegno di Legge in oggetto sono previste ulteriori e pesantissime restrizioni per chi detiene legalmente un’arma per difesa personale, o ad uso venatorio o ad uso sportivo.Per fare alcuni esempi delle ulteriori restrizioni che si vorrebbero imporre a coloro che detengono legalmente un’arma, si evidenzia l’obbligo di aggiungere ulteriori esami medici, oltre a quelli già obbligatori per legge, effettuati da un collegio medico costituito presso l’USSL territorialmente competente, composto da tre medici, pubblici dipendenti, di cui almeno uno specialista in neurologia e psichiatria.
La validità della licenza ad uso caccia viene ridotta da sei a tre anni ed è rinnovata previa esibizione di un nuovo certificato medico che attesti l’idoneità psicofisica del richiedente.
A coloro ai quali dovessero essere riscontrati “segni di disturbi psicofisici†verrà immediatamente revocato il porto d’armi e sequestrate le armi possedute da parte dell’autorità competente.
Oltre a questo, i possessori di armi ad uso sportivo dovranno detenere le loro armi esclusivamente presso le sedi di federazioni sportive riconosciute dal CONI.
Per tutti i possessori di armi sarà imposto l’obbligo di stipula di una polizza di assicurazione.
Salvo che il fatto non costituisca più grave reato, i trasgressori delle nuove norme sono puniti con l’arresto fino a dodici mesi o con l’ammenda fino a 371 euro.
- Il Governo aveva già anticipato la volontà di apportare un pesante giro di vite nei confronti di tutti i cittadini onesti che detengono legalmente un’arma – ha commentato Maria Cristina Caretta, Presidente dell’Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI- non preoccupandosi minimamente di disarmare invece tutti i delinquenti che girano indisturbati per il nostro Paese muniti di armi di offesa facilmente reperibili presso il mercato nero. Facciamo appello a tutte le forze politiche perché fermino questa insana iniziativa approdata al Senato, la cui approvazione comporterebbe danni irreparabili sia nei confronti di tanti cittadini onesti che legalmente detengono a diverso titolo un’arma in casa, sia ad un intero settore economico già duramente provato dalle già fin troppo restrittive normative vigenti.
Ci stupiamo – ha concluso Maria Cristina Caretta – come alcune forze politiche siano così miopi , o così in mala fede, da non accorgersi dell’immenso contraccolpo occupazionale che l’approvazione di questa sciagurata iniziativa comporterebbe per tutti gli addetti impiegati nel settore.
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