BPVi, a Schio nasce un Comitato nazionale: forse punta al Cda ma intanto segue solite vie legali
Sabato 10 Ottobre 2015 alle 15:59 | 0 commenti
Di fronte a un gruppo di una ventina di risparmiatori, che hanno comunque, riempito la piccola sala, è sembrato, però anche se comprensibilmente, prevalere il richiamo a chissà quanto fruttuose azioni legali rispetto a un difficile, ma strategico, tentativo di poter essere presenti nel Cda futuro che prenderà in mano la BPVi dopo il risanamento in via di attuazione da parte del nuovo Ad Francesco Iorio e del suo staff chiamato soprattutto a salvare e rilanciare l'Istituto messo in ginocchio dagli ultimi anni della vecchia gestione.
Più tardi pubblicheremo un video con gli intenti dichiarati dai promotori del neo Comitato che per il 12 ha convocato un nuovo e più ampio incontro tra azionisti e legali (con la precisazione che ogni azionista può tenere il suo...) per raccogliere il maggior numero di profili possibili e promuovere esposti comuni nelle varie aree di competenza.
Ma l'obiettivo di avere un membro nel Cda che verà eletto nel
2016 dopo la quotazione in Borsa? «Vedremo, valuteremo , decideremo ma faremo intanto tutto quanto sarà possibile fare per tutelare i piccoli azionisti ed evitare la fine che hanno fatto nel caso Parmalat dove solo i grandì capitali sono stati difesi...» è stata la risposta in politichese di un giovane promotore dell'evento forse immemore che anche a Parma, mentre i piccoli azionisti si difendevano da soli o in gruppo, la decisione di vendere passava da un Cda in cui l'interesse "diffuso" non era presente.
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