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Regione Veneto
L’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan risponde oggi al consigliere regionale del Movimento 5Stelle, Erika Baldin, che ha annunciato di aver depositato un’interrogazione, in relazione ad una supposta  immotivata differenziazione di trattamento dei giovani imprenditori agricoli veneti.

“Ciò – precisa Pan - in riferimento alla tempistica prevista nel PSR 2007-2013, secondo cui potevano presentare domanda di aiuto i giovani che si erano insediati da non più di 18 mesi al momento della decisione di approvazione della graduatoria (la consigliere Baldin sbaglia tra l’altro il riferimento temporale indicando 18 mesi dalla pubblicazione del bando sul BURV…), rispetto al nuovo PSR 2014–2020 in cui può accedere ai benefici esclusivamente chi si è insediato al massimo da 12 mesi al momento della presentazione della domanda (anche in questo caso il termine indicato dal Consigliere è sbagliato in quanto riferito alla pubblicazione del bando nel BURV).

“E’ evidente – precisa Pan-  che non si tratta di una scelta della Regione del Veneto ma di applicare precise disposizioni. Tutti sanno che nel precedente periodo il termine di 18 mesi era fissato nel vecchio regolamento comunitario e che questo non è più stato reiterato nel nuovo regolamento. A seguito della prima stesura del PSR 2014 – 2020 – ricorda Pan -  la Commissione europea pretendeva addirittura che il giovane prima presentasse la domanda di aiuto e solo successivamente potesse insediarsi. E’ stato solo grazie ad un lungo ed estenuate negoziato con la Commissione europea che si è riusciti ad ottenere il finanziamento anche dei giovani già insediati da non più di un anno al momento della presentazione della domanda. Tale nuovo termine è stato imposto a tutti i PSR italiani approvati”.

L’Assessore regionale aggiunge che “Ad oggi, metà dei PSR italiani non sono ancora approvati”.

Per effetto di una accorta applicazione dei regolamenti comunitari, peraltro, in veneto i giovani “penalizzati” sono meno che nelle altre Regioni.

 Ricorda infatti Pan che “la Regione del Veneto è l’unica in Italia ad aver aperto i bandi per l’insediamento dei giovani lo scorso anno limitando pertanto sensibilmente, rispetto alle altre regioni, il periodo in cui i giovani non hanno potuto fare domanda.

“Sappiamo, e ce ne rammarichiamo – conclude Pan - che alcuni giovani non potranno presentare domanda per effetto del cambio di regole tra i due periodi di programmazione, ma questo cambio di regole non è dovuto in alcun modo alla Regione. La Regione, anzi  è impegnata a garantire ai giovani esclusi a causa di questo meccanismo dal premio all’insediamento, la priorità nell’accesso agli aiuti agli investimenti misure che verranno messe a bando nelle prossime settimane. Certamente non è facendo sterile polemica su questioni in cui la Regione del Veneto non ha alcun margine di manovra che si aiutano i giovani a insediarsi in agricoltura”.