Schio, arrestati altri ex richiedenti asilo per attività di spaccio. PrimaNoi: l'avevamo detto e sarà sempre peggio
Giovedi 31 Agosto 2017 alle 21:50 | 0 commenti
L'ennesima azione dei carabinieri di Schio, che ha scovato altri due nigeriani intenti nello spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi della stazione dei treni, non sorprende gli attivisti del comitato PrimaNoi come leggiamo nella nota che pubblichiamo. Sono due gli ex richiedenti asilo pizzicati, visto che la loro domanda è stata bocciata senza poi essere stati espulsi dal territorio nazionale. I rappresentanti del comitato PrimaNoi lo avevano preventivato in tempi non sospetti, sostenendo che "coloro che usciranno dal programma, con permesso di soggiorno o meno, finiranno in gran parte nella rete dello spaccio, se non peggio".
Per il portavoce del comitato Alex Cioni, "sarà sempre peggio, perché attualmente la maggior parte dei richiedenti asilo godono di vitto e alloggio pagato dai contribuenti italiano, visto che tutti o quasi fanno ricorso". Il che vuol dire che dall'arrivo in Italia devono passare degli anni prima che la richiesta arrivi al termine del procedimento di verifica. Solo nell'alto vicentino sono centinaia i potenziali pusher e già molti di loro si sono già inseriti in questo mercato clandestino. Per Cioni, poi, "sarebbe un grave errore confondere l'esistenza di una domanda, che evidentemente esiste, con l'offerta, perché se la questione connessa all'uso di droghe da parte dei nostri giovani è una piaga da contrastare severamente sia penalmente che culturalmente, è la facilità con la quale si può acquistare le sostanze stupefacenti ad aumentare la domanda, non il contrario. Di tutto questo, dobbiamo ringraziare il governo italiano che per anni ha importato centinaia di migliaia di ragazzi africani, senza avere attivato nel contempo un piano di rimpatrio per tutti coloro che non hanno diritto di rimanere in Italia. Intanto ci tocca pagargli pure il mantenimento in carcere" -è l'amara constatazione di Alex Cioni.
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