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"Libero" l'ha sparata grossa, scrive nella nota che pubblichiamo il Movimento 5 Stelle del Veneto. Il 18 settembre con un titolo in cui dice "Diktat del M5S - La Rai oscura gli spot sul referendum autonomista" fa credere che Roberto Fico voglia snobbare Veneto e Lombardia, "un vero e proprio insulto" - scrive il giornalista - considerandole nel "pensiero fichiano... solo due piccole regioni". Il riferimento è ad una lettera che Roberto Fico, in veste di capo della Vigilanza Rai, ha inviato alla rete televisiva. Secondo "Libero" per bloccare gli spot. È tutto falso.

Roberto Fico e il M5S stanno lavorando per ottenere che gli spot vadano in onda, nonostante la delibera generale della Vigilanza del 18 dicembre 2002 (art. 1 comma 2) non preveda delibere specifiche per i referendum consultivi. Anche l'Agcom si comporta allo stesso modo con le emittenti private.
Nonostante questo, Fico ha inviato una lettera ufficiale alla Rai chiedendo - data l'importanza del referendum - che le testate regionali tutelino rigorosamente il pluralismo e che siano applicati gli stessi principi della delibera sul "referendum trivelle", doc. n. 8 della Commissione di Vigilanza.
La Rai ha prontamente risposto e sta facendo quanto richiesto dalla Vigilanza. Non solo infatti sono in preparazione gli spot con l'illustrazione dei quesiti referendari del prossimo 22 ottobre, che andranno in onda nei prossimi giorni, ma sono stati anche individuati i soggetti che hanno diritto a partecipare ai programmi di comunicazione politica.
Quindi la verità è, come spesso capita, opposta a quella dei giornali: è il M5S a battersi per fare una campagna informativa sul referendum autonomista. Come è stato lo stesso M5S nel caso della Lombardia a proporlo, e del Veneto ad appoggiarlo.
Il MoVimento 5 Stelle è per il Sì all'autonomia delle regioni, come abbiamo già detto.