Peroni, Sala e Rolando sulla sanità vicentina: "più organico e più responsabilità da parte della Regione"
Mercoledi 9 Marzo 2016 alle 14:38 | 0 commenti
Enrico Peroni, segretario cittadino del PD di Vicenza, Isabella Sala, assessore alla comunità e alle famiglie, e Giovanni Rolando, presidente della Commissione PD "Bene Salute" Città di Vicenza, hanno fatto il punto, questa mattina, 9 marzo, sulla situazione sanitaria di Vicenza. "Il ragionamento della commissione sociale è quello di partire da alcuni elementi: rivendicare la necessaria qualità della salute dei vicentini. A volte si parla dell'economicità . Noi vogliamo parlare della qualità . Dobbiamo tornare al piano socio sanitario promosso dalla Regione del Veneto nel 2012, deciso dal centrodestra, e approvato anche dall'opposizione. Un problema è la scarsità di personale. I sindacati e l'ordine dei medici chiedono che vengano assunte altre trenta persone", dice Peroni.
Altra cosa fondamentale è che tutto deve essere fatto in totale trasparenza. "La situazione è drammatica perché ci risulta che l'anno prossimo verranno liberati ottanta posti tra medici e infermieri."
Isabella Sala, dal canto suo, nota che ci sono troppi cortocircuiti sul tema della salute. "Ci sono dei dati di fatto che non possono non fare riflettere. Negli ultimi dodici anni è raddoppiata la spesa sanitaria. In Veneto si spendono più di otto miliardi. La domanda di prestazioni fa aumentare questo importo. La mia tesi è che nella sanità si siano rotti molti patti sociali che devono essere ricostruiti. I pazienti non si fidano dei medici che a loro volta si difendono con la medicina difensiva. Succede, poi, che sono gli ultimi anelli a diventare capri espiatori. Il problema in realtà sta alla fonte. Ci sono gli ospedali Ab, come lo è il San Bortolo, che devono rimanere con le sue eccellenze. Il direttore generale dell'Ulss 6 ha detto che dobbiamo amare e tutelare il San Bortolo. E noi siamo qui per ribadirlo. Vogliamo tenere il primato dell'ospedale in Italia. Ricordo anche che la salute non è guarigione ma la migliore cura possibile. Il cittadino deve impegnarsi con la prevenzione e mantenere un buon stile di vita. Deve esserci un rapporto di fiducia tra medici e pazienti."
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