Pax Christi Vicenza si dichiara contraria alla nomina a patrono dell'Esercito di Papa Giovanni XXIII
Lunedi 18 Settembre 2017 alle 21:54 | 0 commenti
Riceviamo dal Punto Pace di Pax Christi Vicenza la seguente nota, che pubblichiamo: "Abbiamo avuto la notizia, il 12 settembre scorso, della prevista nomina, concordata tra l'Ordinariato Militare e l'Esercito Italiano e con l'approvazione della Congregazione vaticana interessata, di Papa Giovanni XXIII a patrono dell'Esercito Italiano. Siamo in totale disaccordo con tale decisione, in unione con il Vescovo Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi Italia, che ha dichiarato di ritenerla "assurda, anticonciliare", "un provvedimento irrispettoso", "un fatto indegno"".
"Si tratta - continua la nota - di una vergognosa strumentalizzazione di un papa molto amato e ricordato da tutti i fedeli per il suo impegno per la pace e la giustizia. Si tratta di una falsificazione di un simbolo della pace giusta, non fondata sugli eserciti e sulle armi. Quella che, per fortuna, ci viene indicata oggi da papa Francesco.
Come ha scritto un vaticanista - che ha parlato di "una procedura che canonicamente appare molto frettolosa e burocratica senza una reale, franca e ampia consultazione dell'episcopato" - "perché, invece, non si è proceduto con altrettanta celerità alla riforma dell'Ordinariato militare con l'abolizione dei gradi per i cappellani e di conseguenza alla drastica riduzione dei loro cospicui stipendi? Questo sì che sarebbe stato un vero omaggio a Papa Giovanni".
"Speriamo ancora che il presidente della CEI o papa Francesco - conclude la nota di Pax Christi - stesso intervengano a sanare questo scandalo. Ci auguriamo che i vescovi italiani più liberi e coraggiosi levino forte la voce per esprimere il proprio dissenso nei confronti di questo paradosso, se non proprio una falsificazione della memoria, un vero e proprio abuso."
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