"Marcia delle donne e degli uomini scalzi", Rolando: prendo il treno e vado
Venerdi 11 Settembre 2015 alle 14:28 | 0 commenti
Aderisco perché non è più pensabile fermare le moltitudini delle periferie del mondo in movimento, che scappano dalla guerra e dalla povertà , che fuggono dalle ingiustizie. Esserci oggi significa aiutare tutte e tutti e lottare contro quelle  ingiustizie. Certo possiamo /dobbiamo aiutarli a casa loro, ma ora, qui e adesso, si tratta di aiutarli qui a casa nostra, in questa Europa che non può considerarsi una fortezza.
E vuol dire, ancora e sempre, ripudiare le guerre come vuole la nostra Costituzione, e pensare a costruire la pace;  andando alle radici di questo tipo di  maledetta globalizzazione che tante ingiustizie provoca in milioni di persone.
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