Il vicentino Manuel Canella è "Student of Italy" 2016 alla Cimba
Martedi 19 Luglio 2016 alle 10:53 | non commentabile
Cimba Italy
Un anno di studi al Cimba di Paderno del Grappa, il campus italiano dove ha sede il Consorzio di Università americane, e un periodo finale negli Stati Uniti, alla “University of Iowa†(la capofila del Consorzio, inclusa tra le top 25 negli USA), per le ultime lezioni e la prova conclusiva, fino ad arrivare alla “graduationâ€. Sabato 16 luglio si è chiuso con questa grande festa il corso di formazione internazionale di alta specializzazione in management per 35 manager, italiani e stranieri (di nazionalità americana, portoghese, canadese, iraniana, peruviana, venezuelana) di cui 20 hanno conseguito il titolo di Master of Business Administration e 15 quello di Executive Certificate in International Management and Strategy (ECIMS).
Sono stati giorni intensi, con un fitto calendario di impegni tra lezioni in aula, incontri culturali, lavori di gruppo e visite ad aziende locali, che si sono conclusi con la consegna dei diplomi, nel tradizionale stile delle università americane, con toghe e “capâ€, in una cerimonia presieduta dal direttore di CIMBA, il dott. Al H. Ringleb, alla presenza delle più alte cariche istituzionali della University of Iowa, tra cui Sarah Gardial, rettore della Tippie School of Business.
Ogni anno, in questa occasione, viene eletto lo “Studente dell’anno†per ciascun corso. Student of the year 2016 sono Manuel Canella (Bassano del Grappa, VI) e Massimo Stradiotto (Montebelluna, TV) per l’MBA e Stefano Prosseda (di Bolzano) per l’Executive Certificate. Per loro, la soddisfazione in più di essere stati nominati dai loro compagni di corso, dai docenti e dai “CIMBA advisors†per questo ulteriore riconoscimento.
Le prospettive di carriera per tutti i partecipanti sono interessanti: secondo la statistica che CIMBA ha realizzato tra i 120 partecipanti ai programmi MBA tra il 2010 e il 2015, il 98% degli studenti del programma MBA Full-time trova lavoro entro sei mesi dalla fine del corso e quasi il 90% dei laureati Part-time ha un significativo scatto di carriera entro i due anni dalla fine dell’MBA.
L’ultima prova d’esame, prima della graduation, è stata la presentazione di business plan completi e realistici, utilizzando le nozioni apprese durante la formazione e uno specifico software “Marketplaceâ€, che fa da simulatore di business. Un lavoro di gruppo, durato tutto l’anno, che in Iowa è stato presentato ad una commissione di docenti, nel ruolo di potenziali finanziatori del progetto imprenditoriale.
«La formazione che diamo nei nostri corsi – sottolinea Cristina Turchet, executive director di CIMBA – nasce dalla didattica americana che dà molto valore all’esperienza pratica, come applicazione reale delle nozioni apprese. Il nostro centro, che è anche il principale laboratorio di Neuroleadership del mondo, punta molto sullo sviluppo delle soft skills del manager, e tra queste la capacità di lavorare in gruppo, dando il meglio di sé e facilitando il lavoro degli altri, per un risultato comune. Il momento finale dei corsi riflette tutto questo e diventa il culmine dell’esperienza fatta in Italia.» I riconoscimenti di fine corso includono anche i docenti, eletti dagli studenti: per il corso Executive Certificate (ECIMS) il professore dell'anno è Jon Gray della University of Iowa, insegnante di strategic management e new venture.  Il “CIMBA professor of the year 2016†per l’MBA è invece il professor Dan Benjamin, insegnante di Economia della Clemson University. «Sono molto felice e davvero onorato di ricevere questo riconoscimento – afferma il Prof. Benjamin – ne ho avuti molti, nella mia carriera, ma ho sempre pensato che riceverlo da CIMBA sarebbe stato davvero straordinario. Al termine di ogni mio corso, se mi si chiede come sia andata, rispondo che bisogna chiederlo agli studenti. Nel caso di CIMBA non so mai se ho davvero corrisposto alle loro attese, e questo per il fatto che gli studenti CIMBA, con la loro presenza internazionale e diversità , sono tra i più esigenti che abbia mai incontrato. Essere nominato da loro “Professore dell’anno†è per me motivo di orgoglio e grande soddisfazione. L’altro lato della medaglia è che ora so che il prossimo anno le loro aspettative saranno probabilmente ancora più elevate.» Â