Funerali Valeria Solesin: le reazioni di Rolando, Pavanello e Baretta
Martedi 24 Novembre 2015 alle 16:28 | 0 commenti
Di seguito le reazioni dopo i funerali celebrati oggi 24 novembre a Venezia di Valeria Solesin, la ragazza rimasta vittima degli attentati terroristici a Parigi di una settimana fa, unica vittima italiana della strage. Erano presenti l'esponente Pd Gianni Rolando (che ci manda anche la foto), il Sottosegretario all'Economia e alle Finanze, On. Pier Paolo Baretta, e Maria Rosa Pavanello, presidente di Anci Veneto e vicepresidente di Anci Nazionale.
Rolando:
Al termine della cerimonia in piazza San Marco a Venezia, sobria e composta dove tutti hanno parlato, famigliari, amici, rappresentanti delle tre religioni monotoiste in una città da sempre ponte di culture diverse, invio uno scatto in una giornata piena di sole. E di forti emozioni e commossa partecipazione per Valeria. Terminata con le note dell'inno alla gioia. Come Valeria avrebbe voluto. Ciao Valeria. La loro cultura ci inorridisce e non riuscirà a sconfiggere la nostra libertà e democrazia.
Pavanello:«Voglio rendere omaggio a Valeria Solesin, esempio di giovane cittadina del mondo. Esprimo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Valeria, ai genitori che con il loro atteggiamento hanno dimostrato integrità e compostezza. Da genitore, prima di tutto, voglio dire che sono un esempio per tutti noi. Hanno risposto con l’amore per la figlia agli uomini del terrore. Non possiamo cadere nell’intolleranza ingiustificata, nel panico. La logica del terrore deve essere annullata dalla cultura del rispetto, ispirata dai valori democratici che contraddistinguono l’Europa».
Baretta:
"Momenti impegnativi ed emozionanti ci hanno coinvolto, questa mattina, a Venezia, in piazza san Marco, per il saluto a Valeria Soresin, assassinata nella strage di Parigi da una follia incomprensibile ed assurda. Usciamo dalla giornata di oggi, dall'ascolto delle parole dei genitori e degli amici di Valeria, dalla conoscenza della sua personalità e del suo impegno civico, più forti e determinati a combattere il terrorismo con il dialogo tra le persone e le relazioni tra culture e popoli. E, come è stato detto, Venezia è il luogo più indicato, per la sua storia, a testimoniare questa necessità ".Â
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