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Crisi dei media veneti: Zoggia porta in parlamento il caso AntennaTre e Gazzettino, che non va in edicola per i poligrafici

Di Edoardo Andrein Lunedi 21 Marzo 2016 alle 17:26 | 0 commenti

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Dopo la recente protesta dei telegiornalisti di AntennaTre, in Veneto i problemi che colpiscono i mezzi di informazione riguardano negli ultimi giorni il settore dei poligrafici de Il Gazzettino, che oggi 21 marzo non era nelle edicole venete. I giornalisti della storica testata, invece, sono da tempo in stato di crisi che durerà fino al 2 gennaio 2017 per gli annunciati 18 esuberi motivati con la crisi del settore e il calo della raccolta pubblicitaria. La preoccupazione dei lavoratori e sindacati è ora che la riorganizzazione dei poligrafici voluta dal Gruppo Caltagirone venga fatta per ridurre gli organici.

Ad intervenire anche con un'interrogazione parlamentare è Davide Zoggia, del Pd, per chiedere quali provvedimenti e iniziative il governo intende assumere per scongiurare la chiusura e risolvere la crisi di importanti testate giornalistiche quali Il Gazzettino e AntennaTre.

Di seguito il testo:

“La situazione dell’editoria in Veneto versa da tempo in una profonda crisi. Particolare attenzione meritano le vertenze relative al quotidiano “Il Gazzettino” e dell’emittente “Antenna Tre” del Gruppo Panto.

Per il Gazzettino, il gruppo editoriale,  nel reiterare gli stati di crisi ha predisposto un piano  di spacchettamento delle attività poligrafiche e di trasferimento dei dipendenti a nuove società con profili contrattuali diversi. Mentre per l’emittente televisiva siamo, invece, in presenza di una crisi legata in particolare al crollo della pubblicità ed anche ai ritardi nei trasferimenti in favore delle tv locali  a partire dai fondi statali 2014 che ne stanno pregiudicando la sopravvivenza. In particolare i dipendenti di Antenna tre sono da mesi senza stipendio e vivono con le loro famiglie una situazione particolarmente difficile.

Alla luce di tutto ciò, con questa crisi viene ad essere pregiudicato il pluralismo dell’informazione e il diritto stesso dei cittadini di essere informati.

Si chiede,  pertanto,  di sapere se il Governo è a conoscenza delle suddette vertenze e se non intenda attivare in tempi rapidi un tavolo di confronto coinvolgendo Regione, gruppi editoriali ed organizzazioni sindacali, procedendo al riparto dei fondi previsti dalla legge sull’editoria a partire dall’anno 2014, con l’obiettivo di scongiurare la chiusura di importanti testate giornalistiche nonché salvaguardando i livelli occupazionali ed il fondamentale principio democratico  della libertà e del pluralismo dell’informazione”.


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