Caso Quero, Cicero a Bulgarini: nessun problema a sottopormi al test del QI. Ma l'intelligenza è dono di Dio, ma l'uso di droga è frutto della propria volontà
Sabato 11 Febbraio 2017 alle 20:02 | 0 commenti
"Ho appreso con piacere - dice il consigliere comunale Claudio Cicero in una nota che qui pubblichiamo sul cao di Matteo Quero - di come il vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci abbia accolto la proposta del test antidroga per gli amministratori, rilanciando però con un demenziale abbinamento al test del quoziente intellettivo. Nessun problema, da parte mia, a sottopormi ad entrambi. Il test del QI ci mostra quanto ci ha donato il buon Dio e che ciascuno di noi, con i propri limiti, può mettere a frutto nell'impegno politico e amministrativo".
"Il test antidroga, invece - conclude Claudio Cicero -, rischia di svelare comportamenti frutto della volontà di ciascuno, dannosi per sé e spesso anche per gli altri, elettori tutti compresi. Per amministrare serve intelligenza, certo, ma anche trasparenza e rettitudine morale, senza alcuna co-partecipazione di sostanze stupefacenti".
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