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Caldogno Città Azzurra ospita la nazionale under 18

Di Matteo Moschini Martedi 12 Gennaio 2016 alle 16:09 | 0 commenti

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Giocheranno domani, mercoledì 13 gennaio, ma sono arrivati domenica sera, e hanno già cominciato gli allenamenti. Sono giovani, ma sono i massimi esponenti dello sport nazionale, gli azzurrini dell'under 18 della nazionale di calcio. Il futuro dello sport italiano, che si mette in mostra allo stadio Comunale di Caldogno, che per l'occasione si nomina Città Azzurra.

Il sindaco Marcello Vezzaro: "Questa è una splendida occasione per il nostro paese, Caldogno negli anni ha investito molto sullo sport e sulle strutture sportive, forse con troppo interesse per il calcio, ma senza tralasciare le altre società, che sul nostro territorio sono prolifiche e ben coese, e lavorano sempre anche sul settore giovanile. Quando abbiamo ospitato l'under 21 abbiamo avuto un'ottima risposta, e visto che le strutture sono valide ha senso fare ulteriori investimenti per dare spazio di crescita e di opportunità ai giovani. È un'occasione che ci permette di legare l'offerta sportiva a quella culturale, e di mettere i mostra anche la nostra cittadina, oltre a mettere in campo i valori dela correttezza sportiva e dello sviluppo dei settori giovanili."

Anche Massimo Paganin, capo delegazione della Fig, parla di un ambiente calcistico che deve ritornare alle persone, per promuovere lo sport tra i più giovani: "abbiamo varato il progetto città azzurra per promuovere lo sport, perché è necessario ricollegare la gente alla nazionale e ai valori sociali veicolati dallo sport. È importante essere qui, per coinvolgere i giovani sul territorio. È naturale che la nazionale maggiore e quelle minori operino su canali diversi, e questo è un ottimo canale per arrivare alle persone."

Il vice coordinatore delle nazionali giovanili Maurizio Viscidi ne approfitta per fare il punto sulla situazione del settore giovanile delle nazionali italiane: "quella delle nazionali è una grande famiglia", dice, "che conta 7 squadre che disputano più di 85 partite all'anno. È importante essere qui oggi, perché quest'anno vogliamo portare gli incontri del turno di qualificazione dell'europeo l'under 19 nel Veneto. Stiamo valutando le strutture, e a partire da questa di Caldogno siamo abbastanza sicuri di potercela fare. L'incontro di domani è particolarmente delicato, è vero che è un amichevole, ma quella dell'under 18 è una squadra di formazione, e questa esperienza è fondamentale. Abbiamo portato qui il Belgio, perché è una squadra molto forte con una scuola di altissimo livello. Vogliamo unire il calcio come sport di massa a quello dello sport d'elite, per stimolare anche i più bravi."

Poi si concede una digressione sullo stato dei giocatori col doppio passaporto, prendendo spunto dal fatto che uno dei convocati di questa under 18 è uscito dalla squadra: "Vorremmo che i giocatori che possono scegliere in che nazionale giocare lo facciano per attaccamento della maglia, non per comodità. In molti se non vengono convocati una volta o giocano poco abbandonano la squadra e in pratica sostengono di non sentirsi italiani.Questo non è un comportamento corretto, e il c.t. Conte l'ha ribadito. Chi rifiuta la magla azzura dell'under 17 o 18 automaticamente sta rifiutando anche quella dell'under 21 e della nazionale maggiore, perché noi lavoriamo a un progetto comune, e siamo un'unica realtà."

Il c.t. dell'under 18 Roberto Baronio traccia il quadro della partita di domani: "Siamo contenti e concentrati. Il maltempo ha complicato i piani di allenamento, ma le strutture che abbiamo trovato qui ci hanno permesso di utilizzare un campo alternativo, e non abbiamo perso tempo. Domani ci aspetta il Belgio, una squadra molto forte, che arriva dal terzo posto del mondiale. Ci stiamo preparando bene, i nostri ragazzi giocano poco nei loro campionati, perché spesso nelle primavere prediligono ragazzi con qualche anno in più, ma sono motivati e sanno qual è il valore della maglia che portano. Speriamo di mettere in difficoltà la compagine belga, che forse è preparata a campionati anche più complessi, ma che vogliamo sfidare a testa alta."

Sentiti i ringraziamenti di Campese, dirigente dell'u.s.d. Calidonense che ospita l'eventi: "È un'occasione importante di crescita, abbiamo costruito ottime sinergie. Eravamo scettici per il pubblico, il periodo è quello che è, ma speriamo che il sole ci aiuti. È bello che i ragazzi della provincia abbiano questa occasione di vedere la nazionale. La nazionale sembra una cosa irraggiungibile, che si vede solo in televisione, essere riusciti a portarla a contatto con i giovani è il modo ideale per riprendere il contatto con la gente e riportarla negli stadi."


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