Un inusitato Jacopo Bulgarini d'Elci dà la scossa al 25 aprile di Vicenza e ai suoi valori sminuiti da Donazzan
«Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l'occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire». Con queste parole, pronunciate a Milano da Sandro Pertini il 25 aprile del 1945, l'Italia dava il via alla fase finale di liberazione dall'oppressione del regime fascista e dall'occupazione nazista. Il tradizionale 25 aprile, la nostra festa della Liberazione, si è celebrata quest'anno in un panorama nazionale e internazionale alquanto complesso, ma a Vicenza ha trovato quasi un sussulto d'orgoglio grazie a un inconsuetamente "bellicoso" vice sindaco Jacopo Bulgarini d'Elci. Leggi qui il resto dell'articolo
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