Utente: Ferruccio
Ultimi commenti di Ferruccio
In: Ipab Vicenza, Zaia: non è problema politico ma di responsabilità personale
Inviato Mercoledi 7 Ottobre 2015 alle 21:05
Credo che qualcuno debba essere responsabile: se Variati dicesse che chi sbaglia paga, ai suoi uomini o dirigenti o collaboratori, sono certo che le cose andrebbero meglio di come stanno andando. Il problema è che non paga mai nessuno tranne i cittadini e i più deboli come al San Camillo. E noi cittadini ci dobbiamo ancora una volta sorbire il penoso scaricabarile della politica....ma per piacere ! a calci nel culo chi sbaglia o non controlla, cadrege e incarichi gratis a cominciare da quelli istituzionali. Da qui bisogna ripartire, dall'onore di fare politica e di dedicare tempo per la propria città. Non sono passati tanti anni, sa, che gli assessori e i presidenti di Ipab lavoravano gratis, o con piccoli rimborsi spesa. Ora la politica è un mestiere, non un nobile compito come un tempo. I dirigenti sono pagati troppo e non pagano mai per le loro carenze: nessuno da fastidio a nessuno, tutti si proteggono a vicenda. Questo è il male italiano. Guardi che figura di m. che ha fatto il sindaco di Roma Marino che con la card del comune si pagava le cene lussuose con la moglie. E quello sarebbe l'esponente della sinistra italiana diversa da Berlusconi? ma per piacere!!!! a calci nel culo, via tutti
Inviato Mercoledi 7 Ottobre 2015 alle 17:18
Bisogna capire se Variati ha incaricato qualcuno a controllare no? Mi pare che si sia attorniato di una squadra che non gli fa ombra e lui ha lasciato in mano a questa squadra la Città di Vicenza: questo è il problema. Credo poco al Variati buono e innocente, mi permetta, e credo anche che ne vedremo delle belle ancora.
Inviato Martedi 15 Settembre 2015 alle 22:33
Soddisfatta per la pronuncia la responsabile dell’ufficio vertenze della Cgil Vercelli, Barbara Grazioli, che ha assistito la lavoratrice, secondo la quale l’importanza della sentenza della Cassazione risiede non solo nell’aver ribadito che “il lavoro festivo infrasettimanale non può essere imposto dall’azienda senza il consenso del lavoratore” ma anche “nel riconoscere che il riposo per le festività, così come il riposo domenicale, non hanno una semplice funzione di ristoro bensì di un’importante fruizione di tempo libero qualificato”. I tempi di conciliazione tra casa, lavoro e famiglia, ha chiosato la Grazioli “hanno un valore assoluto che necessariamente deve essere sottratto da quella logica di ‘consumo’ che permea la nostra attuale società”.