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	Emergenza smog, Puppato: in Veneto politiche ambientali inesistenti da anni
Martedi 29 Dicembre 2015 alle 17:41 | 0 commenti
 
				
		
Nota di Laura Puppato, Pd 
“Ha un bel coraggio Luca Zaia ad attaccare il Governo nazionale  sulle politiche ambientali, pur essendo il Governatore di una regione in  cui di politiche a favore dell’ambiente non se ne vedono da decenni e,  anzi, si è fatto di tutto per peggiorare la situazione, rispondendo alle  diverse lobby senza alcun interesse al benessere comuneâ€. A dirlo è la  senatrice Laura Puppato, in risposta alle parole del Presidente Luca  Zaia.
		
					
			“La Lega Nord si è accorta dei problemi ambientali solo  quando è diventato mediaticamente conveniente parlarne, ma, come sempre,  è tutta propaganda, come dimostrano anche le parole di Salvini contro  il Sindaco Pisapia - ha detto ancora la senatrice - ma se andiamo a  vedere i provvedimenti presi in Veneto in questi anni c’è poco da  sorridere per la nostra regione, in balia di gente a cui interessa solo  costruire e premiare 'gli amici' cavatori o costruttori che siano. Prova  ne sia che chi doveva vigilare sull’ambiente è finito in manette oppure  si è reso invisibile in modo da non disturbare. Abbiamo avuto, per un  abbondante decennio, un dipartimento ambiente gestito da una tale ing.  Fior con procedimenti penali di ogni genere a suo carico da valutatore  di V.I.A. alla gestione rifiuti industriali e assessori o conniventi  (Chisso, Conte) o distratti. Qualche esempio di illuminata politica  ambientale veneta? La centrale a carbone nel Parco del Delta del Po  decisa cambiando persino lo statuto del parco solo 3 anni fa, i  sottofondi di ogni opera infrastrutturale, Valdastico ultima in ordine  di tempo, pieni di ogni nefandezza, il modello autostradale scelto come  unica forma di spostamento per persone e merci, un piano casa che ha  permesso di costruire praticamente ovunque..."
“Particolarmente  problematica è la situazione del trasporto pubblico locale, spezzettata  in decine di società, ultima regione nel biglietto unico e nella  percentuale sul bilancio per investimenti ferroviari, tutto ciò ha  portato a costi aggiuntivi che i Veneti stanno pagando oltreché  economicamente anche in termini di danno alla salute. Si è scelto di non  investire sulle linee regionali, anzi si è via via tagliato, come la  recentissima rottura di carico a Montebelluna per la linea  Belluno-Padova, fonte di voluta riduzione di passeggeri al fine di  dismettere nei fatti una linea - ha aggiunto - Tutto ciò non accade in  qualche angolo remoto del Sud, ma in una regione dove amministrazioni  comunali e cittadini hanno dimostrato una notevole sensibilità al tema  ambiente e mobilità. Un'ultima contestazione doverosa, riguarda  l'inceneritore di Ca' del Bue. Impianto in cui la Regione Veneto ha per  anni investito, contro ogni evidenza di inutilità e impraticabilità,  decine e decine di milioni di euro e se oggi è scomparso anche  dall'agenda nazionale ciò è dovuto al grande risultato in percentuali di  raccolta, ottenuto dai comuni e dai consorzi per la raccolta  differenziata che in Veneto, nonostante l'assenza totale della Regione,  in un contagio positivo iniziato proprio grazie al consorzio Contarina,  Tv2 e Tv3 hanno i migliori risultati al mondoâ€. "Questa stessa regione  Veneto, nel 2002, nella mia città Montebelluna , aveva autorizzato a  tempo di record e con l'ausilio di una provincia a guida Zaia,  l'impianto di incenerimento, ora alza gli scudi tardivamente. Il  silenzio, meglio il mea culpa sarebbe buona cosa, dopo tanto scellerato disinteresse ambientale, altrimenti si sfiora il ridicolo." ha concluso.
		
		
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